NAPOLI – Sarà in scena al Teatro Elicantropo di Napoli, da giovedì 20 novembre alle ore 21.00, ed in
replica fino a domenica 30, lo spettacolo “La strada ferrataâ€, finalista al Premio Scenario 2007, della regista Marta Gilmore e presentata dalla Compagnia Isola Teatro di Roma.
In scena c’è l’incontro di due ragazzine, Willie e Secondina, che si trovano su una linea ferroviaria abbandonata, in Sicilia.
L’una è arrivata per mare molti anni prima da un paese straniero, insieme alla sorella Alva, e l’altra racconta di essere discesa, in sella alla sua bicicletta, dal Nord, dal Piemonte, per cercare un fratello che non ha mai conosciuto.
Willie e Secondina si trasformano infinite volte, divenendo surreali presentatrici televisive, bambine abusate, suore, ciclisti famosi, donne fatali, ballerine, cantanti.
Le accompagna, come un musicista di strada seduto su un rocchetto per cavi da cantiere, Fabio Guandalini, con leggerezza e sapienza musicale, passando dalla musica folk a quella sacra.
“La strada ferrata†è il frutto di un percorso di ricerca artistica attorno all’universo troppo spesso sconosciuto ed ignorato dell’adolescenza femminile. A partire dalla lettura dei testi da cui il progetto è partito e continuando con uno studio degli spunti tratti dalla contemporaneità , le tre autrici sono approdate, attraverso un processo di scrittura scenica, ad un lavoro più intimo, che trae continuo nutrimento dal proprio vissuto personale di adolescenti, analizzando diversi stati d’animo dalla solitudine al bisogno di inventarsi un’identità .
Nata attorno allo spettacolo L’Isola, dal testo del sudafricano Athol Fugard, con la regia e la traduzione di Marta Gilmore, la Compagnia Isola Teatro si fonda sulla collaborazione tra giovani artisti e tecnici, impegnati anche con realtà teatrali maggiormente consolidate.
Obiettivo della compagnia è proprio quello di mettere a frutto la propria formazione artistica e professionale per costruire un percorso autonomo, ma non autoreferenziale, attento a cogliere i messaggi della contemporaneità e capace di adoperarne i complessi linguaggi.