L’Eco di Caserta ha ricevuto la richiesta del professore Altieri, noto animatore culturale casertano, fondatore del Cineclub Vittoria e volentieri collabora e pubblica tutte le mail.
Tutti potremmo inviare al Vescovo Nogaro una nostra mail di saluto e di ringraziamento per quanto ha fatto per Caserta, per tutti noi casertani, per i migranti e oltre. Io lo farò.
Grazie sentite, se anche voi lo farete. Se la detta email la inviate anche a me, io cercherò di far mettere tutte le vostre mail proVescovo su un Sito Web cittadino disponibile: l’eco di caserta: www.ecodicaserta.it.
La mia mail è Aldo Altieri: altal.solid@alice.it, per il vescovo si può usare la e mail: info@ecodicaserta.it
Aldo Altieri.
La prima mail è di Paola Broccoli
“La saluto con grande affetto, stima e ammirazione per tutto quello che ha fatto per Caserta. La sua è stata una voce coraggiosa che ha fatto sentire la presenza del Cristo per chi professa la fede e dell’uomo per chi è laico. Spero che con la sua permanenza a Caserta voglia continuare ad essere punto di riferimento per tutti noi.
Come responsabile del dipartimento delle Pari Opportunità e Politiche della solidarietà del Pd di Caserta la ringrazio per la sua grande attenzione e per il suo sostegno fornito alle donne sole, migranti, alle vittime della tratta e per la dignità e per la voce che ha saputo garantire al mondo della immigrazione di Terra di Lavoro. Un ringraziamento per la speranza che ci ha sempre trasmesso, di cui c’è tanto bisogno per andare avanti in una terra martoriata qual è la nostra.”
Paola Broccoli
(Responsabile Dipartimento Pari Opportunità e Politiche della solidarietà del Pd).
Il saluto di Peppe Messina
Reverendissimo monsignor Nogaro,
Il contributo del professor Giuseppe de Nitto
Condivido l’iniziativa e mi dichiaro disponibile a partecipare a qualunque manifestazione in onore del Vescovo Nogaro
Pino de Nitto. Docente Università Federico II
Grazie al Vescovo Raffaele Nogaro
Sin dai primi giorni a Caserta, tanti anni fa, ha chiarito che ci saremmo trovati accanto un compagno di viaggio, non un presule al quale solo baciare l’anello devoti, come si è soliti fare seguendo i cerimoniali di gerarchie ecclesiastiche ammuffite, non un vescovo da chiamare con l’appellativo ossequioso Sua Eccellenza, nelle omelie della domenica o nelle passerelle istituzionali.
anche degli atei, la stella cometa dei poveri, la stella polare degli intellettuali, di certo la bussola degli assetati di giustizia sociale.
Raffaele è un pastore che nelle sue omelie ammalia filosofi e casalinghe, irrita politicanti e sfama idealisti, semina amore e raccoglie tempesta.
Insomma lascia un segno indelebile nell’animo umano ma anche nella storia di una città . Raffaele è il nostro padre. Sarà il nostro padre anche quando non sarà più il nostro vescovo.
Raffaele è un fratello al quale rivolgersi senza appuntamento, per parlare delle proprie medicine o delle bollette dell’Enel che giacciono sul comò, del figlio eroinomane o disoccupato, del marito infedele o del nipote disabile, della depressione o della conversione, del bambino rom senza zaino scolastico e senza acqua per fare una doccia, del verde pubblico e dei migranti trucidati, della richiesta di pizzo al negozio di famiglia o della minaccia di morte di un camorrista del clan dei casalesi.
Raffaele è uno che attinge prima all’8 per mille per dare una moneta ai poveri e subito dopo direttamente al suo stipendio, come un moderno San Francesco. Raffaele è il nostro caro fratello e tale rimarrà .
Raffaele è una mamma grande e forte come una montagna, che ci abbraccia nei momenti difficili con un gesto, con una manciata di caramelle e di speranze, ma subito dopo preoccupato, umano nella sua fragilità , ci svela i suoi affanni legati al bene della collettività .
Raffaele è la nostra famiglia. Raffaele è in trincea con noi quando scendiamo in piazza a rivendicare diritti per una società pacifica, laboriosa, giusta, di pari opportunità , multietnica, semplicemente ONESTA, in un SUD martoriato.
Perché per Raffele la Chiesa “deve essere consapevole denuncia. L’organismo ecclesiale deve difendere l’uomo da ogni astuzia politica e sociale, che tenda a comprometterlo o a falsarloâ€. Perché per Raffaele la Chiesa deve “contribuire al rinnovamento morale e culturale della società civile, proprio a partire da se stessa.
E’ la Chiesa, al suo interno, che deve praticare il culto della legalità , e produrre in tutti i suoi interventi, nei rapporti con i gruppi sociali e tra le persone, negli scambi e nelle collaborazioni, la serenità dell’onestà e la pace della giustizia.
“Parole sante!†esclamo io da buona atea e nel frattempo gli porgo smisurati ringraziamenti per la sua permanenza in Terra di Lavoro al servizio di una comunità nel profondo sud (il sud è profondo ovunque), ora rimasta tristemente orfana.
Nadia Marino, giornalista
Presidente Opera Nomadi sezione di Caserta
Caro Padre
Caro Padre Vescovo voglio esprimerle la mia gratitudine per quello che in tutti questi anni ha fatto per il nostro territorio: il suo schierarsi sempre dalla parte della difesa dei diritti mi ha reso consapevole che la Fede in Cristo non è solo un fatto intimistico ma deve concretizzarsi in un impegno di vita che la testimoni.
Non si puà essere cristiani “neutri e tiepidi”!!
Grazie per la grande fiducia che ha sempre dimostrato per l’A.V.O. e io la ricorderò sempre come colui che ci ha affidato il suo “premio per la pace” credendo possibile che quel fondo potesse servire a portare un pò di pace a chi si trova ad affrontare i problemi della malattia, oltre che dell’emarginazione!! Con profondo affetto,
Titti Malorni, volontaria Avo
L’accorato saluto del preside Nicola Melone a monsignor Nogaro
Purtroppo la mia terra (la nostra terra, come Lei ha sempre detto) sta vivendo una tragedia: la nostra classe politica ha subito un decadimento culturale ed etico irreversibile, gli intellettuali si sono ammalati di indifferenza, i cittadini di rassegnazione ed i professioni, gli imprenditori ed i commercianti sembrano avere come unico dio il denaro.
Con affetto,
Nicola Melone. Preside Facoltà di Scienze di Caserta
Caro Padre, ciao
Caro Padre vescovo, non la conoscevo bene.
Mi dispiace non aver potuto godere delle sue parole e del suo insegnamento con più attenzione e per più tempo.
Lei però non andrà mai via da Caserta – non solo fisicamente – sarà sempre nei nostri cuori.
Ciao, caro padre vescovo.
Un saluto al pastore dei giornalisti
L’Ucsi Caserta
Grazie, caro padre. I figli di Ac
Dopo aver guidato per 18 anni la Diocesi di Caserta il Vescovo Raffaele Nogaro lascia il suo ministero di Pastore, avendo ormai compiuti 75 anni. Attraverso le parole di gratitudine e di affetto usate da tanti aderenti all’Azione Cattolica della sua Diocesi si delinea la figura di un Vescovo con un cuore grande , con un cuore di padre.
Dice Lucia Villano (già Presidente diocesana): Il bene che abbiamo ricevuto dal nostro Pastore per la crescita umana e cristiana delle nostre coscienze è incommensurabile. Abbiamo avuto modo di sperimentare la sua paternità spirituale e l’affetto che nutre per la “sua genteâ€.
Nei primi tempi della sua presenza a Caserta girava negli ambienti ecclesiali e non, il cardine del suo apostolato: “Gesù Cristo è vivoâ€. Gesù si incarna in ogni uomo e donna della terra, è sempre vivo ed ogni persona, è degna di rispetto e di amore.
Afferma Lina Pasquarielo (Responsabile diocesana per la formazione):
Monsignor Raffaele Nogaro nella sua missione a Caserta ha amato senza preferenza di persona, con la pedagogia dell’amore ha dato dignità e promosso le realtà ecclesiali e civili. La sua vocazione e attività pastorale è caratterizzata da: “eccomi sono la serva del Signoreâ€. In lui il Vangelo di Giovanni e di Paolo è stato presenza nella Chiesa e nella Società . In lui l’Incarnazione si è manifestata.
Anche Patrizio Petriccione (Responsabile diocesano ACR) rilascia la sua testimonianza:
Ci sono persone nella vita che ci rendono importanti, ci rendono unici, speciali, sono le persone che ci vogliono bene, noi dell’ACR questa persona l’ abbiamo conosciuta: è il nostro Padre Vescovo. Ha sempre voluto esserci accanto,ci ha sempre indicato quali sono le strade da percorrere per essere ragazzi di ACR, ragazzi della Pace,ragazzi dell’Incontro autentico con Gesù. Siamo grati al Padre Vescovo perché anche con i più piccoli non è stato mai banale. Grazie a nome di tutta L’ACR ! L’ACR tutta vi vuole bene.
Claudia e Mimmo Fiorinelli (Vicepresidenti diocesani Giovani) vogliono dire la loro:
il nostro Vescovo ha saputo trasformare la sua vocazione in un incendio di passione per Cristo e per la sua chiesa , un fuoco che è dilagato in tanti suoi collaboratori. Il giorno del nostro matrimonio ci scrisse “ Avete uno spirito grande che vi permette di muovervi sempre su ali d’aquila, per raggiungere le vette luminose della vita…†Grazie caro Padre per averci insegnato l’arte del volo.
Silvia Sparaco (Consigliere diocesano Giovani) aggiunge con convinzione:
E’ sempre pronto a dedicarci un sorriso, a condividere con noi la nostra frenetica realtà più che la sua, fatta di meditazione ed impegno appassionato per il prossimo . Monsignor Nogaro ci ha fatto dono di qualcosa che gli adulti stentano a dare ai giovani: la fiducia.
Carmela De Stefano (Vicepresidente diocesano Adulti) sente di dover esprimere tutta la sua gratitudine con queste parole:
Grazie Padre Vescovo per le tante volte che con le sue parole ci ha sollevati da terra per avvicinarci al Signore; grazie per il suo stile di vita che tante volte ci ha mandato in crisi facendoci prendere consapevolezza del nostro egoismo grazie per averci insegnato che l’amore per l’altro, l’ultimo, deve essere la nostra ragione di vita; grazie per l’umiltà con la quale ci ha reso partecipi della sua sapienza;grazie per essere sempre stato un autentico testimone della PAROLA.
A questo punto interviene Don Mimì Vozza (Assistente diocesano) con una sua riflessione:
Che cosa è stata l’Azione Cattolica nella vita pastorale del Vescovo Nogaro a Caserta? Se l’ha chiamata “la mia Azione Cattolica†è perché ha richiesto ad essa una presenza attiva ed una fedeltà a tutte le sue iniziative di apostolato. Non c’è stata iniziativa a scopo sociale o caritativo nelle varie manifestazioni di solidarietà per i più deboli, per gli operai, per i disoccupati, per gli extra comunitari, per i più poveri, per gli ammalati in cui è mancata la presenza attiva dell’Ac.
Infine prende la parola Teresa Nutile (Presidente diocesano):
In questi 18 anni, a mio modo di vedere, la nostra Associazione, con la vicinanza e la cura del Padre Vescovo, ha provato ad essere veramente azione e sempre più cattolica, rendendosi aperta e disponibile Tutto si è realizzato cercando di tenere sempre lo sguardo fisso al Signore, quel Signore che egli ci ha aiutato a scoprire ed amare sempre più.
I nostri orizzonti si sono più ampliati , lo sguardo è diventato meno miope, e abbiamo provato, spronati dal esempio del nostro Vescovo, a buttare il cuore al di là delle staccionate. Tutto ciò che abbiamo ricevuto, in questi anni ,è stato un dono gratuito scaturito dal cuore di un vero Pastore che è sempre stato vicino e dalla parte del suo popolo.
Come un buon Padre ci ha voluti accanto a lui ed ha condiviso con noi l’amore per Cristo, per tutte le donne e gli uomini della terra, ha aperto i nostri cuori alla speranza, alla condivisione e alla carità . Grazie! Padre vescovo, tutte“le vostre figlie e i vostri figli†dell’ Azione Cattolica vi ringraziano e vi dicono che vi vogliono tanto, tanto bene.
Grazie, per tutto quello che ha fatto e ci ha donato
L’arrivo di monsignor Raffaele Nogaro a Caserta è stato un evento miracoloso per la nostra piccola cittadina di Terra di Lavoro.
La sua presenza in città ha donato tanto alla diocesi e a tutti coloro che ha incontrato. Ha donato con l’esempio a tantissime persone che hanno solo sentito parlare di lui o ne hanno seguito l’insegnamento.
Ha fatto aprire gli occhi a molti casertani e non solo.
Di profeti se ne incontrano raramente nella vita. Se si è fortunati, forse, se ne incontra uno. Noi siamo stati fortunati a Caserta: lo abbiamo incontrato e ce lo siamo tenuti.
Grazie di tutto e a buon rendere.
Luigi Ferraiuolo
