Roma, Miguel Gotor racconta l’omicidio di Piersanti Mattarella mercoledì 17 a Lèp

ROMA – Il 6 gennaio 1980 il presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, considerato l’erede politico di Aldo Moro, viene assassinato. Dopo l’assoluzione, nel 1999, dei neofascisti Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini, a tutt’oggi si conoscono soltanto i mandanti mafiosi dell’omicidio, ma non gli esecutori materiali ed è ancora in corso un’inchiesta per individuarli. Con Miguel Gotor, storico di razza, la Scuola di Azione Civica di Lèp prende le mosse dal delitto Mattarella per compiere un viaggio inquietante attraverso le stratificazioni del potere italiano soffermandosi sugli «ibridi connubi» tra neofascismo, massoneria occulta, mafia e apparati deviati dello Stato. La ricerca approfondisce anche le relazioni tra l’omicidio Mattarella e le stragi di Ustica e Bologna di pochi mesi dopo, sullo sfondo di uno scenario internazionale in profondo cambiamento a causa della decisione degli Stati Uniti e della Nato di installare in Sicilia i missili Cruise contro la Libia e l’Unione Sovietica. Proveremo a navigare nelle vicende italiane con il rigore del metodo storico e uno stile avvincente, cercando di illuminare il contesto in cui l’assassinio di Mattarella è maturato, mettendo in luce temi e snodi che ancora incidono sulla storia del nostro Paese.

Una lezione importante sull’Italia di ieri che parla all’Italia di oggi e alla sua crisi. «Non si può fare azione civica e non ci si può impegnare per cambiare in meglio il nostro Paese – spiega Luigi Ferraiuolo, direttore di Lèp – se non conosciamo il nostro passato. Solo conoscendo la nostra storia possiamo valutare i passi da compiere per costruire un futuro migliore. E’ il motivo per cui Lèp da una grande importanza a queste tematiche per la crescita dei nostri corsisti». La Scuola si articola su base biennale, con un incontro al mese per dieci mesi l’anno, e un programma che spazia dalla conoscenza del Paese ai laboratori tecnici su come si amministra. La partecipazione è gratuita (è previsto solo un piccolo contributo motivazionale. Ogni allievo riceve una bag ecologica di Lèp con due libri, una penna e un taccuino, per invitare alla lettura e alla riflessione), le iscrizioni sono aperte fino al 31 dicembre, le lezioni sono a porte chiuse e riservate a giovani fino a 38 anni (è previsto un piccolo nucleo di uditori, per i più grandi).

La «Scuola di Azione Civica» è realizzata in collaborazione con la Libreria San Paolo di via della Conciliazione e con il sostegno della Società San Paolo, dal Movimento di azione civica «Lèp, libertà è partecipazione», che nasce dagli ex allievi di Polity Design, scuola di classe dirigente di ispirazione cattolica, accreditata come nazionale dalla Cei e basata a Caserta. Il board della Scuola di Azione Civica è composto da Melissa Bonafiglia, Vincenzo Capuano, Alessandro Diana, Ilaria Lener, Alice Manoni, Cristian Robilotta, Nunzia Tramparulo e il direttore Luigi Ferraiuolo. Le iscrizioni a Lèp sono aperte, per informazioni scrivete a lepdemocrat@gmail.com. Partner della «Scuola di Azione Civica» è la Rete di Trieste e la cantina Tenuta Fontana, che ha fatto rinascere la Vigna della Reggia di Caserta.

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Miguel Gotor (Roma, 1971) insegna all’Università di Roma «Tor Vergata». È stato fellow presso «Villa I Tatti. The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies» e senatore della Repubblica dal 2013 al 2018. Si occupa di santi, eretici e inquisitori tra Cinque e Seicento e di storia italiana degli anni Settanta del Novecento. Ha pubblicato, tra l’altro, I beati del papa. Santità, Inquisizione e obbedienza in età moderna (2002) e Santi stravaganti. Agiografia, ordini religiosi e censura ecclesiastica nella prima età moderna (2012). Per Einaudi ha curato le Lettere dalla prigionia di Aldo Moro (Premio Viareggio per la saggistica 2008), la raccolta di scritti di Enrico Berlinguer La passione non è finita (2013), ha pubblicato Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano (2011), L’Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon (2019 e 2021) e Generazione Settanta. Storia del decennio piú lungo del secolo breve 1966-1982 (2022 e 2024).

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