Maddaloni, il ricordo del prof. Angioni nello studio dello storico prof. Antonio Pagliaro |
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Scritto da Michele Schioppa |
Lunedì 01 Maggio 2023 10:51 |
MADDALONI (Caserta) – Lo scorso 1° aprile 2023 è nata ufficialmente la pagina social “Prof. Francesco Angioni” (link diretto) per celebrare il centenario della nascita dell’ Uomo, dell’Educatore, dell’Allenatore e dello Sportivo prof. Francesco Angioni. Prof. Francesco Angioni L’avvio di questo progetto culturale e di memoria storica, nato da un’idea dello scrivente e condivisa dalla famiglia per il tramite del nipote, prof. Francesco Angioni junior, nonché in forte crescita di adesione da parte di tanti amici e testimoni locali e no, è avvenuto durate la trasmissione video radio giornalistica “Dietro L’Angolo” andata in onda il primo aprile 2023 su New Radio Network. Dopo i primi post commemorativi e presentazione biografica, grazie alla disponibilità di alcuni amici, iniziamo anche il racconto con articoli giornalistici. Questa carrellata, che sarà pubblicata gradualmente per dare modo a tutti di fruire dei contributi via via che arriveranno, inizia con un interessante contributo storico biografico del prof. Antonio Pagliaro, noto studioso locale ed esperto della memoria storica, non solo dell’edificio, degli artefatti contenuti e degli eventi ma anche delle persone che ruotano intorno al Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” di Maddaloni. L’idea di coinvolgere il prof. Antonio Pagliaro mi è venuta prendendo atto e leggendo i riferimenti agli Angioni, padre e figlio, nelle pubblicazioni di Pagliaro sia sulla Storia del Convitto nazionale dal 1807 al 2020 sia in quelle biografiche dei rettori Vincenzo Castaldo, Francesco De Giacomo, Giuseppe d’Ovidio, Renato Ravinetti e Michele Vigliotti. Lo studio che a breve sarà condiviso con l’intervista gentilmente concessa è interessante perché integra le informazioni note e pubblicate sul papà del Prof. Francesco, ovvero si Attilio Angioni. Al prof. Antonio Pagliaro abbiamo posto tre domande, ecco a voi l’ampio e interessante contributo offerto. Attilio Angioni Domanda: Che informazioni e rapporti abbaiamo in relazione ad Attilio Angioni con il Convitto di Maddaloni? Risposta: «In relazione alle indagini d’archivio condotte su Attilio Angioni (Cagliari, 14 agosto 1885 – Napoli, 1 marzo 1965) so che dopo aver svolto i suoi studi utili per intraprendere la carriera militare, si arruolò nella Regia Guardia di Finanza a Cagliari e nel 1909 fu trasferito nella Caserma Bixio, Legione Allievi della R. Guardia di Finanza, Battaglione di Maddaloni. “Sul cortile della caserma, si vedeva il balcone della famiglia Della Peruta sul quale, spesso, una bella signorina dai capelli castani si affacciava, il suo nome era Emilia, il giovane Attilio appena la vide, se ne innamorò. Il 17 ottobre del 1918, di ritorno dalla prima guerra mondiale, Attilio la sposò” (Ida Santonastaso, nuora di Attilio e moglie di suo figlio Francesco). Il fortunato matrimonio tra Attilio ed Emilia Della Peruta (Salerno, 24 agosto 1894 – Maddaloni, 31 luglio 1962) fu benedetto dalla nascita di ben cinque figli, dei quali quattro femmine e un maschio. Nacquero, in ordine: Bonaria (nata a Verona nel 1919 e morta poco dopo la sua nascita), Anna (nata a Maddaloni il 2-4-1921 e morta a Nocera Inferiore il 3-7-2003), Francesco (nato a Maddaloni, 28-6-1923 e deceduto a Napoli il 15-6-1979), Assunta (nata a Maddaloni il 17-8-1924 ed ivi deceduta il 26-7-1962), Bonaria (nata ad Oristano il 1-4-1926 e deceduta a Viareggio il 4-7-2000). A quel tempo la famiglia Angioni – Della Peruta abitava nel Palazzotto ducale che nel passato era stato proprietà della nobile famiglia dei Carafa della Stadera. Il 24 maggio 1915, l'Italia dichiarò guerra all'Austria entrando ufficialmente nella Prima Guerra Mondiale, come tanti militari italiani, il trentenne Attilio dovette partire sul fronte Austro – Ungarico. Fortunatamente, alla fine della stessa, 4 novembre 1918, riuscì a ritornare a casa per la gioia dei suoi familiari e dei suoi amici. Osservando un bellissimo quadro gigante realizzato dall’artista Enzo Lombardi, di Santa Maria a Vico, negli anni trenta e pubblicato dal prof. Pietro Vuolo nel suo interessante libro, “Maddaloni nella storia di Terra di Lavoro” (a pag. 241) tra i tantissimi ovali che racchiudono le foto di Ufficiali e Sottufficiali reduci della suddetta guerra, noto, nella quarta fila, tra il Tenente Raffone Silvio e il Tenente Nuzzi Pasquale, anche la foto del Maresciallo Maggiore Attilio Angioni (13° ovale). Si tratta di una gigantografia dal titolo: “Ufficiali in Congedo -ÂÂÂ Sezione di Maddaloni 1915-1918”. Forse questo quadro fu commissionato dal Presidente della Sezione dell’Associazione Nazionale Ufficiali di Maddaloni, Ten. Col. Gioacchino Castaldo, al bravissimo artista sammaritano per esporlo in sezione. Attilio Angioni, durante la sua lunga carriera di militare, oltre ad essere impegnato con le funzioni di Maresciallo Maggiore della R. Guardia di Finanza, collaborava anche con le scuole della provincia di Terra di Lavoro in qualità di Insegnante di Educazione Fisica Militare (Regio Convitto Nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, anni ‘20) o di Insegnante di Educazione Fisica Sportiva (Istituto Pizzi di Capua negli anni ’30 e ’40). Palestra Convitto: Saggio di educazione fisica militare anni ‘20 In un articolo storico pubblicato dal quotidiano “Il Mattino” nel dicembre del 1929 e ripreso, il 21 Aprile 2022, dal giornalista Antonio Cembrola dal titolo: “La cura dell’ambiente nel 1929”, scrivendo della “Festa degli alberi”, cita anche il maresciallo Angioni. L’evento si svolse il 16 dicembre 1929 presso il Monumento Ossario per i Caduti della Battaglia del Volturno del 1° ottobre 1860 ai Ponti della Valle. Promotore dell’iniziativa fu l’allora Regio Liceo Ginnasio “Giordano Bruno” rappresentato dal preside, prof. Luigi De Rosa. Prima di spostarsi al Monumento Ossario, i liceali assistettero alla proiezione di «un’istruttiva ed interessante pellicola» nel gabinetto scientifico del “G. Bruno” diretto dal prof. Corrado Vitolo. Al termine del film, gli alunni incolonnati e guidati dal professore di educazione fisica Attilio Angioni si misero in marcia verso i Ponti della Valle. Giunti nell’area del monumento, si dedicarono alla piantumazione di «numerosi verdeggianti ramoscelli»». Domanda:ÂÂÂ Che informazioni e rapporti abbaiamo in relazione ad Francesco Angioni alle dipendenzeÂÂÂ del Convitto di Maddaloni? Risposta: «In relazione alle indagini d’archivio condotte su Francesco Angioni (Maddaloni, 28 giugno 1923 – Napoli, 15 giugno 1979) emerge che nell’adunanza del 30 ottobre 1942-XXI, astanti tutti i titolari dell’assemblea, tra i tanti punti posti all’ordine del giorno, si discusse anche delleNomine degli istitutori assistenti per l’anno scolastico 1942/43, tra i quali si candidò e fu scelto anche il giovanissimo studente Angioni Francesco. Il Consiglio prende atto e ratifica le nomine degli istitutori assistenti per l’anno scolastico 1942/43 nelle persone dei signori: De Vivo Arnaldo, De Santis Vincenzo, Ascioti Michele, Focanta Giovanbattista, Sciallo Michele, Ciarlo Nicola, Angioni Francesco e Fasano Vincenzo Nel Consiglio amministrativo del Regio Convitto Nazionale “G. Bruno” del 15 febbraio 1952 …Ripresa la discussione degli argomenti all’ordine del giorno, tra le altre cose di ordinaria amministrazione, il Rettore Ravinetti comunica di aver trovato due insegnanti idonei per impartire ai Convittori e quei Semiconvittori che ne facciano richiesta, lezioni di Scherma, nella persona del Sig. Angioni Francesco, maestro conosciuto e capace, e di Ballo, nella persona del giovane Naddei Giuseppe. Il Rettore propone, trattandosi di insegnamenti squisitamente educativi e formativi che tutti i Convittori vi siano ammessi a partecipare, compresi gli Orfani di Guerra e che la Scherma e il Ballo non siano un privilegio dei più abbienti. La partecipazione di tutti permette di ridurre la spesa a carico di ognuno per le lezioni. Egli propone di addebitare lire 150 mensili ad ognuno per Scherma e Ballo pagando i due insegnanti ognuno in ragione di lire 1000 (mille) per ora settimanale per squadra, ed essendo le squadre sei (126 Convittori) lire seimila mensili. Con riferimento a quanto su esposto il Rettore comunica di aver già ordinato alla Ditta Perez di Verona n° 11 (undici) fioretti e sei maschere per scherma per una spesa che si aggirerà sulle dodicimila lire, nonché di aver disposto l’acquisto di un certo numero di dischi. Le predette relative spese andranno a carico della cassa alunni e compensate in parte come suddetto dagli incassi delle lezioni di scherma e di ballo. Con parte degli utili della cassa alunni il Rettore inoltre intenderebbe periodicamente acquistare libri per ricostruire una biblioteca». Palestra scoperta via G. Marconi. Anni ‘50 Domanda: Chi era Francesco Angioni per Antonio Pagliaro? Risposta: «Ricordo di aver visto per la prima volta il professore Francesco Angioni tra il 1967 e il 1968 quando mi recavo, con i miei compagni, alla Scuola Elementare “L. Settembrini” per vedere i meravigliosi saggi ginnici di fine anno scolastico. Questi spettacolari saggi sportivi si svolgevano in un grande cortile (palestra) segnato da tantissime strisce bianche collegate tra loro (verticali e orizzontali) dove tutti i ragazzi, vestiti con maglietta e pantaloncino bianco, si disponevano e si spostavano contemporaneamente al fischio dell’istruttore (prof. Angioni) per formare diverse figure plastiche e simmetriche. Nell’anno scolastico 1969/70, frequentavo la Prima media al Villaggio dei Ragazzi, ricordo che il prof. Angioni fu assegnato anche alla mia classe per l’insegnamento di Educazione Fisica. Era molto bravo e simpatico, ci guidava e ci dava il tempo con il suo tipico fischio e la cosa che mi piaceva di più era che non ci sgridava mai, era sempre sereno e buono con noi. Quando il tempo era sereno, la sua ora di lezione la passavamo nel grande spazio del vecchio mercato (dove si svolgeva la fiera settimanale) fuori dalle aule del Villaggio. Ci faceva giocare a calcio, siccome ero bravo e segnavo spesso, mi faceva sempre i complimenti, dicendomi: “già e ccuminciat, Paglià?”. Quando erano in programma i Giochi della Gioventù, invece di farci fare la partita, ci faceva correre per vedere chi era più veloce, più resistente, chi faceva il salto più lungo o lanciare il peso più lontano. Una volta fatto le sue scelte, ci portava a fare le gare di allenamento al Campo sportivo di Maddaloni dove lui col gesso bianco tracciava le strisce per le corsie per la gara degli 80 metri, del salto in lungo, del salto in alto, del lancio del peso, ecc. Le gare ufficiali si svolsero nello stadio “Pinto” di Caserta dove io gareggiai nelle batterie degli 80 metri, arrivai terzo ma non mi qualificai perché ero il più piccolo degli atleti. Il prof. Angioni non mi disse niente ma mi incoraggiò con una pacca sulle spalle. Per la Scuola Media del Villaggio dei Ragazzi quell’anno vinsero le gare provinciali alcuni amici miei come Enzo Dogali e Supino, delle femmine vinse Carmela De Lucia nel lancio del peso. Di questi ragazzi Enzo Dogali continuò con successo, divenne proprio un atleta, se ricordo bene divenne anche campione regionale nelle gare dei 400 e 800 metri con partecipazioni anche a gare di livello nazionale. Altro luogo dove vedevo spesso il buon professore Angioni era la palestra in via Guglielmo Marconi dove si allenavano e giocavano le fortissime squadre di basket maschile e femminile che militavano da protagonisti nell’allora Serie B ed era sempre al fianco del presidente Giuseppe Caliendo. Miei idoli erano Talamas, Gambardella e Fucile della squadra maschile e Ines Caliendo, Antonietta Cerreto e Imma Iadevaia per la femminile». È per me un dovere prima che un piacere ringraziare il prof. Antonio Pagliaro per aver condiviso in modo così impeccabile il risultato delle sue ricerche storiche su Attilio e Francesco Angioni, non solo in relazione al Convitto maddalonese e aver riportato una sua diretta testimonianza. Sicuramente, anche dopo questo breve e simbolico ricordo, continua a cresce l’interesse per il recupero della memoria del prof. Francesco Angioni, per il tramite di quanti l’hanno conosciuto per consentirci di apprezzarne la memoria. Coloro che sono interessati a condividere il proprio ricordo, riportare la propria testimonianza possono contattarmi alla mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , account di posta che uso per la raccolta di info sulle biografie dei personaggi collegati alla memoria di don Salvatore d’Angelo. L’occasione di questo ricordo è dunque propizia per raccogliere altri ricordi e testimonianze per meglio farne conoscere il carisma così come stiamo apprezzando dalla pagina social “Prof. Francesco Angioni” (link diretto). |