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Non smettiamo di raccontare fiabe. Sono ossigeno per la serenità dei bimbi PDF Stampa E-mail
Notizie - OPINIONI
Scritto da Antonio Luisè   
Giovedì 07 Gennaio 2021 13:10
CASERTA - I nostri figli in questi mesi di pandemia sono bombardati da continue notizie negative, vivono una situaizone irreale ed è compito dei genitori proteggerli il più possibile. Uno strumento per consentire loro di non smettere di sognare è senza dubbio la fiaba.

Si, le fiabe, quelle bellissime che abbiamo imparato dai nostri nonni, ma anche fiabe nuove, inventate sul momento

Ne abbiamo parlato con al dottoressa Anna de Leca, consulente pedagogista e in tal senso, si è avuta facile conferma della bontà di quanto da noi scritto sopra.

Dottoressa, perchè racontare fiabe è giusto?

La fiaba pedagogicamente offre un aiuto nel delicato periodo di crescita, con i suoi contenuti e significati .

Le fiabe, infatti, poiché parlano il linguaggio della fantasia, che è lo stesso del bambino, e sono al di fuori del tempo e dello spazio, evocano situazioni che consentono al bambino, identificandosi con i personaggi e partecipando emotivamente alla storia, di affrontare ed elaborare le reali difficoltà della propria esistenza

Esse, inoltre, sono utili perchè elaborano l’inconscio e aiutano a tradurre in immagini visive gli stati

interiori: la fiaba, mentre intrattiene il bambino, gli permette di conoscersi, e favorisce lo sviluppo

della sua personalità. Essa offre significato a livelli così diversi, e arricchisce l’esistenza del bambino in

tanti modi diversi . Ad esempio le fiabe pongono il bambino di fronte ai principali problemi umani (il bisogno di essere amati e considerati, la sensazione di essere inadeguati, le paure, l’angoscia della separazione, la paura di perdere qualcuno e così via), esemplificando tutte le situazioni e incarnando il bene e il male in determinati personaggi. Esse, dunque, esprimono in modo simbolico un conflitto interiore e poi suggeriscono come può essere risolto.

Qual è il momento migliore per leggere le fiabe ai bambini?

I bambini soprattutto se piccoli hanno bisogno di scandire le loro giornate in tempi ben definiti: il tempo della colazione, del gioco, del pranzo, del sonnellino, della merenda, della cena, del bagnetto, della nanna…

Anche il momento della lettura potrebbe quindi essere ritualizzato, come del resto accade spesso, e collocato dopo i pasti o prima di dormire, quando si vuole favorire nel bambino l’insorgere di uno stato emozionale di calma e di tranquillità.

Per quanto riguarda il tipo di fiabe da leggere – suggerisco quelle classiche perché contengono in termini simbolici e rappresentativi uno specifico messaggio , come gia’ detto in precedenza. Esse affrontano simbolicamente tematiche universali con cui ogni individuo si deve inevitabilmente confrontare nella sua vita. Esse forniscono utili suggerimenti per supportare il bambino nel suo percorso di elaborazione delle emozioni.

Esse infatti narrano della lotta dei buoni (i protagonisti) contro i cattivi (gli antagonisti, che danno un volto alle paure e alle tendenze distruttive del bambino) evidenziando l’esistenza di pericoli e problemi lungo il percorso (di crescita). Ma contengono un messaggio di speranza: c’è sempre una strada per superare timori e difficoltà emotive.

E per ultimo ricordiamo la potente relazione di intimità empatica che si instaura tra il piccino e chi legge la favola In conclusione se le fiabe non esistessero bisognerebbe inventarle.