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Maddaloni, graduati dell’80° RAV Roma intervengono dopo un incidente per l’incolumità pubblica PDF Stampa E-mail
Scritto da Michele Schioppa   
Giovedì 06 Agosto 2020 17:21

MADDALONI (Caserta) –Storia di ordinario eroismo, è quella che riguarda due giovani graduati dell’80° Reggimento Addestramento Volontari “Roma” di Cassino, Caserma Lolli Ghetti. Andiamo in ordine, ieri, 5 agosto 2020, dopo il regolare turno di lavoro, verso le ore 17.30, i caporal maggiore dell’Esercito Italiano Michele Russo ed Enzo Ruggiero, entrambi in servizio presso l’80° Reggimento Addestramento Volontari “Roma” di Cassino, Caserma Lolli Ghetti, erano di rientro a Maddaloni dalla sede di servizio. I due si sono ritrovati volontari soccorritori di un incidente stradale sulla strada statale che collega Santa Maria Capua Vetere con Maddaloni (SS700) a pochi metri del distributore Q8, poco prima dello svincolo della zona industriale di Caserta della variante Anas.

Il graduato Russo, con il collega Ruggiero, stando in auto nelle immediate vicinanze dello svincolo 13 San Clemente, notavano un rallentamento improvviso e dunque sospetto. Forti dello spirito di responsabilità e sentendo il bisogno di intervenire in caso di bisogno, si sono preoccupati immediatamente di posizionare in sicurezza la vettura e correre a verificare quanto eventualmente accaduto. Al loro arrivo era evidente la presenza di una autovettura accartocciata con una personal all’interno.

Da una prima occhiata è parso che detta vettura era stata vittima di uno scontro con un autoarticolato e altre due vetture. Immediato il primo soccorso ai malcapitati e subito dopo la gestione della viabilità per rendere fruibile il passaggio e consentire ai mezzi di soccorso, opportunamente e immediatamente contattati con le forze dell’ordine, di intervenire sul posto.

Infatti, sono intervenute poco dopo due autoambulanze, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Tra le altre cose il medico di bordo dell’autoambulanza del 118 constatava il decesso del conducente P.D.P. della Fiat Punto grigia. Si saprà poi che è un sessantaquattrenne di Dragoni.

I due graduati, dopo la prestazione di primo soccorso e la gestione della viabilità, all’arrivo delle ff.oo. hanno continuato a prestate ausilio al vigili del fuoco al fine di bloccare il traffico a distanza di sicurezza di circa 500 metri al fine di poter mettere in sicurezza l’autovettura incidentata da possibile pericolo di scoppio, in quanto provvista di impianto Gpl e di ulteriore trasporto di bombola di gas, verosimilmente per uso domestico.

I due graduati Russo e Ruggiero sono così rimasti ancora un’ora a occuparsi della gestione del traffico. E dopo questo tempo su richiesta del Capitalo della Stazione dei Carabinieri di Caserta, ai due è stato chiesto ancora supporto al fine di far fare inversione di marcia ai mezzi incolonnati e farli uscire al primo svincolo utile. Ebbene solo alle 19.40 circa, dopo che le forze dell’ordine hanno provveduto a rassicurarli circa il fatto che non vi era più necessità del loro prezioso intervento, i due hanno ripreso la strada di casa.

Quella appena raccontata è purtroppo l’ennesima storia di una tragedia umana che colpisce oltre che la vittima e i suoi cari chiunque a vario titolo è stato coinvolto nei fatti. Difficile andare ad individuare le cause dell’incidente, anche se la periodicità di fatti simili sulla stessa arteria non da ora ma da poco dopo la sua inaugurazione dovrebbe porre dei dubbi sulla reale capacità dell’arteria allorquando sarà operativo anche il Policlinico in costruzione a ridosso della Strada Statale.

Quello che però emerge è la serietà, la professionalità, lo spirito di sacrificio e di pronto intervento, il senso del dovere di questi due militari che, mettendo da parte il bisogno di rientrare alla propria abitazione, così come hanno potuto fare in tempi più o meno celeri gli altri involontari testimoni dell’accaduto, si sono resi soccorritori e si sono fatti carico della gestione della viabilità. Un carico non solo fino all’arrivo delle forze dell’ordine ma anche dopo e con le stesse. Un merito a loro e ai loro superiori e formatori per aver permesso la crescita umana e professionale di questi illustri militari.