Roma, "Ucrònia": Massimo Di Taranto ritorna in libreria con il commissario Colasanti |
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Scritto da Rita Ricci |
Venerdì 27 Gennaio 2023 17:55 |
ROMA - Un ritorno davvero innovativo e sensazionale per l’autore Massimo Di Taranto, che dopo il successo della saga gialla - “La indagini del commissario Colasanti e “Le verità del commissario Colasanti” - ritorna in libreria con “Ucrònia: un romanzo che travalica i confini dell’investigativo verso il genere distopico. A capo delle indagini, rimane sempre il beniamino del pubblico, il commissario Colasanti: «Il vice comandante del primo reparto celere di Roma, il commissario capo Marsilio Marsili, scompare improvvisamente senza lasciare alcuna traccia in una piovosa serata di fine novembre del 1952; le indagini vengono affidate al dirigente della sezione omicidi della squadra mobile Aurelio Colasanti il quale troverà in un diario l’unico appiglio investigativo su cui imbastire le prime disperate ricerche che condurranno il più bravo investigatore d’Italia a percorrere i tragici meandri scavati dal dolore di una mente ormai priva di ogni speranza di redenzione». Il romanzo è ambientato negli anni a cavallo tra il 1951 e il ’52, in una Roma fiorente, capitale del cinema e della Dolce Vita e che vede come protagonista il commissario capo di Polizia, Marsilio Marsili il quale scompare improvvisamente nel nulla. Le indagini saranno, dunque, affidate al dirigente della sezione omicidi della squadra mobile: il commissario Aurelio Colasanti, che accetta a denti stretti di dover interrompere il proprio lavoro, per dedicarsi alla ricerca di un collega del quale poco gli interessa, ma, nonostante tutto accetta l’ordine che gli viene impartito. Colasanti, così, si dirigerà così a casa del commissario capo, alla ricerca di prove tangibili che ritroverà all’interno di un diario, scritto con grafia ordinata dove sono evidenziati indizi utili per l’indagine, unitamente alle preziose dichiarazioni della moglie dello “scomparso”. Ed è così che verrà dato il via alla ricerca dello scomparso. Nel finale del romanzo però, si verificherà qualcosa di inaspettato e incomprensibile: nell’attimo in cui Colasanti lascerà l’abitazione, anomali lampi di luce di un color azzurro inizieranno ad abbagliare il cielo. Ma né il dirigente della “omicidi”, né il suo autista riusciranno ad avvertire quelle strane luci… |