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Bisaccia, Rifare l’orlo. Al via la mostra dedicata a Pietrantonio Arminio dal 23 luglio PDF Stampa E-mail
Scritto da Michele Schioppa   
Domenica 17 Luglio 2022 06:13

BISACCIA (Avellina) – Con una velina stampa della giornalista Lucia Grimaldi, apprendiamo che in dirittura di partenza un interessante evento culturale nato allo scopo di portare l’arte nei piccoli centri, ovvero di portare la bellezza sul territorio (già intriso di storia arte e architettura), perché sempre più attraverso l’arte ci si può incantare di nuovo, si può ritrovare il valore della sacralità e si può auspicare ad una temporanea salvezza.

Tutto questo ci deriva dalla riflessione e dal senso delle parole con cui Franco Arminio, giornalista, poeta e paesologo presenta RIFARE L’ORLO (stati e moti del plasma), collettiva di arte contemporanea che sarà esposta nel castello ducale della sua Bisaccia dal 23 luglio al 20 agosto 2022.

Da qui la settimana prossima l’attesa collettiva, Rifare l’orlo per l’appunto, che è vuole essere anche invito programmatico che ogni artista interpreta con la sua esperienza e la scelta dei suoi mezzi espressivi. Va detto che significativo è che questa mostra parta da un paese come Bisaccia, che per definizione è sull’orlo: Bisaccia sull’orlo dell’Irpinia d’oriente, Bisaccia sull’orlo di un’altura franosa.

Inoltre, anche il sottotitolo racchiude in sé un senso profondo che si esplica nelle opere che esporranno i cinque artisti che collaborano a questa mostra. Plasmare è definire la materia, dandole forma e sostanza, corpo e anima- L’artista - demiurgo, attraverso le sue opere, sprigiona un’energia vitale generata dai materiali, dai quattro elementi della natura con la loro caratteristica forza primordiale, dalle forme, dalle tonalità cromatiche.

Tutto questo e molto di più, in base alle sensibilità personali, evocheranno le opere dei cinque artisti che saranno presenti. Ma vediamo chi sono le maestranze protagoniste dell’evento. Arcangelo, docente di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano con i suoi aerei fiori di croco, Vincenzo Elefante, che è stato docente in varie Accademie in Italia con energiche esplosioni laviche, Rosaria Iazzetta, prima donna a insegnare scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli con i graffi e la natura antropomorfa, le tracce plasmatiche delle opere di Franco Marrocco già direttore dell’ Accademia di Brera e docente di pittura, e le opere del compianto Pietrantonio Arminio, sculture di soffice nylon e nella superficie consunta. Ed è proprio a lui che è dedicata la mostra. Pietrantonio Arminio, scultore e docente dell’Accademia di Belle Arti, infatti, è venuto a mancare nel 2015.

Il vernissage di questa interessante e prestigiosa collettiva, che mette insieme per la prima volta questi illustri nomi in un luogo suggestivo si terrà il 23 luglio alle ore 18.30 e sarà presentato da Donato Salzarulo, critico letterario ed artistico.

La mostra sarà poi visitabile, fino la 20 agosto, tutti i giorni, di mattina dalle ore 11:00 alle 13:00 e di pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00 tranne il lunedì, giorno in cui sarà visitabile solo nel pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00.

La mostra apre di un tour che farà tappa in altre città. Partendo dalla Campania, dopo Bisaccia, in inverno la mostra sarà allestita al Real Sito del Belvedere di San Leucio e nella primavera del prossimo anno nella chiesa di San Lorenzo Maggiore, nel cuore antico di Napoli, in via Tribunali. Seguiranno gli appuntamenti a Roma e a Milano, con date e luoghi in via di definizione. Si segnala che la locandina è stata realizzata da Jacopo Elefante.

Appuntamento, dunque, al vernissage del 23 luglio dalle ore 18.30 che sarà presentato da Donato Salzarulo, critico letterario ed artistico al Castello di bisaccia di Avellino.