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Caserta, a tre accusati di falso in bilancio, infedeltà patrimoniale e riciclaggio, sequestrati beni per 48mln di euro PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore   
Martedì 19 Ottobre 2021 13:31

CASERTA - La Guardia di Finanza di Caserta ha dato esecuzione al decreto sequestro preventivo di beni immobili, mobili, crediti e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 48 milioni di euro emesso, su richiesta di questa Procura, dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di falso in bilancio, infedeltà patrimoniale e riciclaggio.

Il provvedimento è stato adottato all'esito di una complessa indagine di polizia giudiziaria, diretta da questo Ufficio di Procura e delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria presso la Guardia di Finanza di Caserta, che ha consentito di accertare una pluralità di condotte illecite che sarebbero state commesse da E.L. (ci. 68) nella sua qualità di liquidatore di due società, la AGRI CENTRO-SUD S.c.p.a. e della AGRI CENTRO-NORD S.c.p.a., la cui attività consisteva nella prestazione di garanzie patrimoniali a favore delle piccole e medie imprese associate alla COLDIRETTI, beneficiarie di prestiti da parte delle banche o di altri enti finanziatori.

In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini, il L. avrebbe dapprima falsificato i bilanci di liquidazione delle predette società sottostimando, sulla scorta di apposite valutazioni non veritiere, il valore dei relativi cespiti aziendali (beni immobili, mobili, crediti, ecc.) e, successivamente, avrebbe ceduto gli stessi cespiti ad un'altra società, la APROL PUGLIA S.R.L., per importi assolutamente incongrui rispetto a quelli effettivi.

Tali condotte, oltre a cagionare un danno di oltre 40 milioni di euro alle società cedenti, titolari di un consistente patrimonio costituito, tra l'altro, da immobili di pregio situati in Sicilia, a Roma e a Venezia, hanno consentito all'ente cessionario di ottenere un corrispondente profitto indebito, secondo un preciso disegno criminoso che ha visto il L. operare in palese conflitto di interessi con le società rappresentate - essendo lo stesso, al contempo, socio della LMG s.s. e titolare dell'intero capitale sociale della APROL PUGLIA S.R.L. e con il concorso di A.C. (ci. 62), amministratore di quest'ultima società.

Successivi approfondimenti economico-finanziari hanno consentito, inoltre, di ricostruire una rilevante operazione di riciclaggio posta in essere dagli stessi indagati con la collaborazione di N.P. (ci. 62 ), legale rappresentante della MM ADVISORY SRL di Bari, il quale, dopo aver ricevuto un bonifico su un conto corrente intestato alla predetta società di 10 milioni di euro, provento delle descritte attività delittuose, l'avrebbe dapprima trasferita su un altro conto corrente della medesima società e, successivamente, reimpiegata per l'acquisto di immobili (1,8 milioni di euro) e prodotti finanziari (6 milioni di euro), così da ostacolarne concretamente l'identificazione della provenienza illecita.

Gli esiti dell'indagine costituiscono un'ulteriore testimonianza del costante impegno della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in sinergia con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, finalizzato alla repressione di qualsiasi forma d'illegalità a tutela dei consumatori, delle imprese e del sistema creditizio.