Casal di Principe, elenco dei beni confiscati alla camorra Stampa
Mercoledì 11 Settembre 2019 15:30

CASAL FDI PRINCIPE (Caserta) - Agrorinasce – Agenzia per l'innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio.

Stato attuale dei beni confiscati alla camorra nella disponibilità di Agrorinasce

I beni confiscati alla camorra interessati da azioni di recupero ad uso sociale e pubblico sono in totale 156, di cui 141 beni confiscati finanziati dai seguenti Enti:

- 12 dal Ministero dell'Interno (di cui uno riferibile al POM Sicurezza 1994/99, tre riferibili al PON Sicurezza 2000/2006, quattro riferibile al PON Sicurezza 2007-2013; quattro riferibili al PON Legalità 2014/2020);

- 60 dalla Fondazione con il Sud;

- 31 dal Ministero per il SUD/CIPE;

- 26 dalla Regione Campania;

- 3 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dip. Gioventù e Pari Opportunità;

- 2 dal Ministero dell'Ambiente;

- 34 da Agrorinasce, Comuni soci, cooperative sociali;

- 1 dalla Fondazione Vodafone;

(Alcuni beni confiscati sono stati oggetto di diversi finanziamenti non solo per la ristrutturazione,

ma anche per la valorizzazione operata dai soggetti istituzionali, privati o del terzo settore).

La localizzazione dei 156 beni confiscati alla camorra nella disponibilità di Agrorinasce è la

seguente:

n. 17 a Casal di Principe, di cui quindici finanziati (n. 12 attivi, n. 3 finanziamento approvato, n. 1

con richiesta di finanziamento avviata, n. 1 in corso di progettazione);

n. 7 a Casapesenna, di cui cinque finanziati (n. 6 attivi, n. 1 in corso di progettazione);

n. 6 a S. Cipriano d'Aversa, di cui tre finanziati (n. 1 attivo, n. 1 lavori in corso, n. 1 con richiesta di

finanziamento avviata, n. 3 in corso di progettazione);

n. 122 a S. Maria La Fossa, di cui centosedici finanziati (n. 86 attivi, n. 1 lavori in corso, n. 33 finanziamento approvato, n. 2 in corso di progettazione);

n. 3 a Villa Literno, di cui due finanziati (n. 2 finanziamento approvato, n. 1 in corso di progettazione);

n. 1 a San Marcellino, (n. 1 in corso di progettazione);

Le destinazioni sociali e istituzionali sono le seguenti:

1) Destinazione istituzionale (Scuole, isole ecologiche e uffici pubblici ecc..): 6 beni confiscati

2) Sociale per il tempo libero (parchi, teatri, spazi sportivi, centri di aggregazione ecc..): 14 beni confiscati

3) Socio sanitario (centri per disabili, accoglienza donne vittime di violenza, bambini affetti da autismo, ecc..): 6 beni confiscati

4) Produttiva (terreni agricoli, allevamenti, ristoranti, laboratori artigiani, impianto di biogas ecc..): 129 beni confiscati

In definitiva sono attivi 105 beni confiscati alla camorra. Su tutti c'è stato un ruolo attivo di Agrorinasce.

A questi si devono aggiungere ulteriori 16 beni confiscati che sono attivi o con lavori in corso ed amministrati solo dai Comuni. Per molti di questi beni confiscati c'è stata una collaborazione attiva di Agrorinasce.

Bene confiscato n. 1 Destinazione istituzionale: Stato Attivo

'l'Università per la legalità e lo sviluppo', Casal di Principe (CE), finanziamento Ministero

dell'Interno POM Sicurezza QCS 1994-99.

Indirizzo Corso Umberto 1° 882.

Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl

Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

E' stato il primo bene confiscato alla camorra recuperato da Agrorinasce nell'anno 1999, con il primo progetto pilota europeo denominato 'Rafforzamento della legalità in un'area ad alta densità criminale', con fondi europei gestiti dal Ministero dell'Interno. Il bene immobile è stato confiscato a Gaetano Darione, esponente del clan locale di Casal di Principe. In sostanza, si tratta di un Centro polifunzionale di incontro, documentazione e ricerca sui temi della legalità e dello sviluppo. Attualmente, lo stabile è sede degli uffici operativi di Agrorinasce. In esso sono attivi:

• Lo 'Sportello Antiracket', per l'erogazione di servizi di aiuto alle imprese vittime della criminalità, in collaborazione con l'Associazione Mò Basta. Associazioni e Sindacati insieme per la legalità (www.mo-basta.org).

Sala di incontri, dove vengono realizzate molteplici iniziative di diffusione della cultura della legalità e dello sviluppo socio economico del territorio. Vengono svolti periodicamente seminari rivolti a studenti universitari, corsi di aggiornamento e incontri culturali;

• La Biblioteca sui temi della legalità, in cui è presente una raccolta delle sentenze più importanti che hanno riguardato il contrasto alla criminalità organizzata nella Provincia di Caserta.

Negli anni sono stati svolti centinaia di incontri culturali e diversi cicli di seminari formativi che hanno visto impegnati istituzioni universitarie, istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali, associazioni, sindacati, ordini professionali ecc..

Bene confiscato n. 2 Destinazione socio-sanitaria: Stato Attivo

'Centro diurno di salute mentale', Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania Indirizzo Via Tasso

Beneficiario e Stazione Appaltante 1° Lotto: Agrorinasce scrl

Beneficiario e Stazione Appaltante 2° Lotto: Università degli Studi 'L. Vanvitelli'

Soggetto gestore: ASL Caserta, in collaborazione con Agrorinasce

Bene confiscato a Schiavone Walter, fratello del più noto boss Francesco denominato 'Sandokan'. La villa sorge su un'area di 3.400 mq circa, con un immobile di tre livelli per complessivi 850 mq e piscina esterna. La villa, secondo voci locali costruita ispirandosi al film 'Scarface', ha subito, dopo la confisca definitiva e la consegna al Comune, un incendio e diversi atti vandalici. E' stato concesso un duplice finanziamento dalla Regione Campania, di cui circa 300.000,00 euro gestiti da Agrorinasce e i restanti 1,5 mln di euro a seguito della stipula di un accordo di programma che ha visto coinvolti la stessa Regione Campania, in qualità di finanziatore, il Comune di Casal di Principe, in qualità di proprietario del bene immobile, la II° Università di Napoli (ora Università della Campania 'Luigi Vanvitelli', in qualità di stazione appaltante, la Facoltà di Architettura -Dipartimento di Cultura del Progetto, in qualità di progettista, Agrorinasce e ASL Caserta, in qualità di beneficiari e soggetti gestori del progetto. Sono stati ultimati sia i lavori di recupero del primo lotto gestito da Agrorinasce sia i lavori relativi al secondo lotto gestito dalla ex Seconda Università di Napoli, ora Università della Campania 'L. Vanvitelli'.

La gestione del Centro diurno di salute mentale è stata affidata all'ASL Caserta per la durata di 10 anni. Il ruolo di Agrorinasce sarà quello di collaborare nelle attività previste dal piano di gestione adottato dall'ASL per le attività di riabilitazione di pazienti psichiatrici e per le attività di diffusione della cultura della legalità attesa l'alta valenza simbolica del bene confiscato. Il Centro diurno di salute mentale di Casal di Principe è entrato in funzione il giorno 19 marzo 2019 (25 anni dalla data di uccisione di don Giuseppe Diana), e sono stati attivati i seguenti laboratori per l'inclusione sociale e lavorativa di soggetti affetti da disagio mentale: 1) laboratorio di giardinaggio e un orto in serra; 2) laboratorio di cucina finalizzato l'inclusione lavorative nel settore agroalimentare e della ristorazione; 3) laboratorio di restauro e manutenzione; 4) laboratorio di informatica, finalizzato all'inclusione lavorativa nel settore amministrativo; 5) laboratorio di musica e teatro finalizzato all'inclusione sociale; 6) piscina e palestra finalizzata all'inclusione sociale.

Bene confiscato n. 3 Destinazione produttiva: Stato Attivo

"Casa Don Milani - Centro di avviamento al lavoro artigianale per persone svantaggiate", Casal di Principe (CE), finanziamento Ministero dell'Interno PON Sicurezza Obiettivo convergenza 2007-2013, Fondazione con il Sud Indirizzo: via Giacosa

Beneficiario e Stazione Appaltante 1° Lotto: Comune di Casal di Principe Beneficiario e Stazione Appaltante 2° lotto: Agrorinasce scrl

Soggetto Gestore: Raggruppamento di cooperative sociali, con capogruppo la cooperativa sociale Agropoli Onlus, e componenti la Osiride società cooperativa sociale, Eureka Onlus Società cooperativa sociale, Un fiore per la vita Società cooperativa sociale Il soggetto beneficiario è stato beneficiario di un finanziamento Fondazione con il Sud

La villa è stata confiscata a Mario Caterino, altro esponente del clan e per la stessa Agrorinasce ha provveduto alla progettazione preliminare del recupero ai fini sociali, denominandola 'Centro di avviamento al lavoro per persone svantaggiate', in collaborazione con il Ministero Grazia e Giustizia - Dipartimento Affari Penitenziari (DAP) - e Ministero Grazia e Giustizia - Centro di Giustizia Minorile Campania e Molise.

In particolare, nell'immobile confiscato sono stati attivati una pizzeria ristorante e attività di sostegno alle imprese sociali all'interno del quale soggetti rientranti nel circuito penale potranno apprendere un mestiere. Agrorinasce ha ottenuto un finanziamento del Ministero dell'Interno, nell'ambito del PON Sicurezza, per i necessari lavori di manutenzione straordinaria e per l'acquisto di arredi ed attrezzature necessari all'avvio delle attività. La gestione del Centro è stata affidata, con procedura di evidenza pubblica, al raggruppamento di cooperative sociali, con capogruppo la cooperativa sociale Agropoli Onlus, e componenti la Osiride società cooperativa sociale, Eureka Onlus Società cooperativa sociale, Un fiore per la vita Società cooperativa sociale. Il raggruppamento di cooperative sociali è stato beneficiario di un finanziamento della Fondazione con il Sud per lo start up del Centro. Il Centro è operativo dal mese di giugno 2015, nel mese di aprile è stata festeggiata la chiusura dei lavori alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati on. Laura Boldrini.

Bene confiscato n. 4 e n. 5 Destinazione sociale per il tempo libero: Stato Attivo

Spazio sportivo 'Salvatore Nuvoletta', Casal di Principe (CE) - finanziamento Regione

Campania Indirizzo: Località Madonna di Briano Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl Soggetto gestore: Santuario della Madonna di Briano

Si tratta di due terreni confiscati a Francesco Schiavone - Sandokan e Francesco Schiavone -Cicciariello, localizzati nei pressi del Santuario della Madonna di Briano, per i quali Agrorinasce ha provveduto alla progettazione preliminare del recupero a fini sociali e alla realizzazione dei lavori. Il finanziamento è stato concesso dalla Regione Campania per l'importo complessivo di euro 60.500,00. Lo spazio sportivo è stato assegnato in gestione al Santuario della Madonna di Briano, che ha da sempre svolto un ruolo importante nella vita sociale, culturale e religiosa del territorio. L'area è stata dedicata a Salvatore Nuvoletta, carabiniere ucciso dalla camorra.

Beni confiscati n. 6 Destinazione sociale e produttiva: Stato Attivo

Casa delle Associazioni, Casal di Principe (CE) - finanziamento Regione Campania

Indirizzo: via De Gasperi 1, angolo via Giulio Cesare

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe

Soggetto gestore: Cooperativa sociale Davar per il laboratorio di cioccolateria, Comune di Casal di Principe per il Forum dei Giovani e Agrorinasce seri per l'Albo e sala incontri Beneficiario di finanziamento di Fondazione con il Sud

La villa confiscata a Maurizio Russo è stata destinata alla realizzazione di una 'Casa delle Associazioni', intesa come un luogo di incontro per le molte associazioni presenti nel Comune di Casal di Principe. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Campania per l'importo complessivo di euro 300.000,00. I lavori sono stati ultimati a cura del Comune di Casal di Principe. Agrorinasce ha assegnato con procedura di evidenza pubblica parte dell'immobile alla coop. sociale DAVAR Onlus che ha realizzato un laboratorio di cioccolateria artigianale con l'impiego di soggetti svantaggiati, mentre Agrorinasce ha realizzato, in collaborazione del Formedil Scuola Edile della Provincia di Caserta, dell'ANCE di Confindustria di Caserta, della FENEAL-UIL, della FILCA-CISL, della FILLEA-CGIL, uno spazio destinato gratuitamente ad associazioni per i loro incontri, seminari e convegni.

Al piano terra opera, quindi, la cioccolateria sociale realizzata dalla cooperativa sociale DAVAR Onlus, mentre al primo piano è stato insediato il Forum dei Giovani di Casal di Principe. L'inaugurazione della struttura è avvenuta lo scorso mese di giugno 2016 alla presenza di autorità istituzionali e regionali.

Bene confiscato n. 7 Destinazione socio sanitaria: Stato Attivo

'Centro sociale per bambini affetti da autismo', Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe Indirizzo: via Bologna

Soggetto gestore: Associazione La Forza del Silenzio Onlus

La villa confiscata a Francesco Schiavone, Sandokan, è l'abitazione di famiglia, costruita su due livelli. Il lavoro di ristrutturazione e di valorizzazione è stato molto complesso, in quanto la villa era parte di un unico complesso abitativo che includeva l'abitazione dei genitori di Francesco Schiavone, Sandokan, con un unico ingresso dal lato della casa paterna.

Il progetto di ristrutturazione ha previsto, pertanto, la divisione delle due unità immobiliari con un ingresso e impianti autonomi rispetto alla casa paterna. Per la realizzazione di tale intervento edilizio è stato ottenuto il finanziamento dalla Regione Campania per l'importo di 120.000,00 euro per le opere infrastnitturali e 40.000,00 euro per gli arredi e attrezzature. I lavori sono stati seguiti dal Comune di Casal di Principe e dal Provveditorato alle OOPP della Campania; l'amministrazione del bene è stata assegnata ad Agrorinasce. L'immobile è stato, quindi, affidato in gestione, con procedura di evidenza pubblica, all'associazione 'La Forza del Silenzio ONLUS', che opera nell'assistenza ai bambini affetti da autismo. L'associazione, costituita per lo più da familiari di oltre 100 bambini autistici, opera ininterrottamente dal mese di febbraio 2010.

Bene confiscato n. 8 Destinazione istituzionale: Stato Attivo

'Asilo Nido', 'Punto Luce' e 'Spazio Mamma', Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania

Indirizzo: via Bologna 33

Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl Soggetto gestore: Cooperativa sociale EVA Onlus

La villa confiscata a Francesco Schiavone, 'Cicciariello', costruita su due livelli, è situata in via Bologna 33.

Agrorinasce ha realizzato il progetto preliminare di destinazione dell'immobile ad Asilo Nido e la richiesta di finanziamento alla Regione Campania. L'immobile è stato affidato in gestione con procedura di evidenza pubblica alla cooperativa sociale EVA Onlus e potrà ospitare fino a 20 neonati dell'intero comprensorio di Agrorinasce.

La Regione Campania ha finanziato il recupero ad uso sociale del bene confiscato per l'importo di euro 350.000,00. I lavori sono stati ultimati. I lavori di ristrutturazione dell'immobile confiscato, analogamente a molti altri, sono stati particolarmente complessi per la trasformazione di un immobile privato abusivo in una struttura pubblica in ragione dell'articolata regolamentazione in materia edilizia. Agrorinasce ha predisposto tutti gli atti ai fini dell'ottenimento del certificato di agibilità. L'asilo nido 'Il Sogno' è stato inaugurato lo scorso 16 giugno 2016 alla presenza di autorità nazionali e locali e del Presidente del Comitato Economico e sociale dell'Unione Europea Georges Dassis. In considerazione della mancanza di copertura finanziaria delle rette mensili da parte del Comune di Casal di Principe e dei Comuni limitrofi (analogamente a quanto avviene nei Comuni ove insistono asili nido comunali), la cooperativa EVA Onlus e Agrorinasce hanno richiesto diversi finanziamenti (Regione Campania e PAC - Ministero dell'Interno) per il lancio e la gestione dell'Asilo Nido in modo da permettere l'accoglienza gratuita dei primi neonati del territorio. Nel frattempo nel mese di dicembre 2016, la cooperativa sociale EVA Onlus ha avviato la collaborazione operativa con l'Associazione Save the children per l'apertura di un 'Punto Luce', che garantisce ai bambini e agli adolescenti spazi sicuri a loro misura dove trovare una ricca e adeguata offerta educativa nonché servizi sociali rivolti alle famiglie, e di uno "Spazio Mamme", un luogo accogliente in cui le mamme possono essere sostenute nel processo di miglioramento della cura dei propri figli, nella gestione delle risorse economiche e nell'emancipazione del nucleo familiare da condizioni di deprivazione attraverso attività mamma/bambino, laboratori formativi e percorsi di orientamento al lavoro.

Beni confiscati n. 9 e 10 Destinazione produttiva: Stato Attivo

Centro di agricoltura sociale 'Antonio Di Bona', Casal di Principe (CE), Regione Campania Indirizzo: Località Difesa Casale e Cesa Volpe

Beneficiario e Stazione Appaltante: Cooperativa sociale Eureka Onlus Soggetto gestore: Cooperativa sociale Eureka Onlus Si tratta di due terreni agricoli confiscati a Ferraro Sebastiano, localizzati in località Cesa Volpe e in località Difesa, per i quali Agrorinasce ha provveduto alla progettazione preliminare del recupero degli stessi a fini sociali e produttivi, denominandola 'Centro di avviamento al lavoro agricolo di persone svantaggiate'.

Agrorinasce ha consentito, poi, l'affidamento della gestione dei due terreni sui quali insisteva un pescheto, attraverso una manifestazione di interessi rivolta ad associazioni e cooperative sociali. I due terreni sono stati, quindi, assegnati alla cooperativa sociale Eureka Onlus con la nuova destinazione sociale e produttiva di 'Centro di Agricoltura sociale - Antonio Di Bona', in memoria di un agricoltore vittima innocente della camorra. La cooperativa sociale è operativa dall'anno 2009 ed impiega lavoratori svantaggiati (www.ncocooperazione.com); ha iniziato con la produzione di pesche, successivamente di ortaggi e da poco tempo ha avviato la coltivazione di un vigneto. La prima vendemmia è stata realizzata nell'anno 2014. I prodotti realizzati dalla lavorazione degli ortaggi e della frutta hanno avuto per un periodo il marchio 'Terra Nostra', oggi con la produzione spostata nella coltivazione di vigneti, l'uva prodotta viene destinata alla cantina sociale 'Vitematta'.

Bene confiscato n. 11 Destinazione sociale e produttiva: Stato Attivo

'Casa Lorena: Centro per le donne maltrattate', Casal di Principe (CE), finanziamento Fondazione Vodafone

Beneficiario e Stazione Appaltante: Cooperativa sociale Eva Onlus

Indirizzo: via Benevento, 26

Soggetto gestore: Cooperativa sociale EVA Onlus

Beneficiario di finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dip. Pari Opportunità

La villa confiscata a Dante Apicella, costruita su due livelli, è situata in via Benevento 26. L'immobile è stato affidato in gestione, con procedura di evidenza pubblica, alla cooperativa sociale EVA Onlus che ha ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Vodafone di euro 140.000,00 per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. I lavori sono stati curati dalla stessa cooperativa sociale. La struttura è stata inaugurata nel mese di marzo 2012 ed è attualmente funzionante, assicurando l'ospitalità ad un numero massimo di sei donne. All'interno del Centro è stata avviata l'attività di catering e produzione artigianale di alimenti per favorire l'inserimento lavorativo delle donne ospiti del centro. Vengono realizzati prodotti alimentari con il marchio 'Le Ghiottonerie di Casa Lorena' (www.cooperativaeva.com), in particolare confetture per dolci e per formaggi e confezioni regalo.

Beni confiscato n. 12 Destinazione socio-sanitaria e produttiva: Stato Attivo

'Global Care: Centro per il trattamento dei disturbi generalizzati dello sviluppo', Casal di

Principe

Beneficiario e Stazione Appaltante: Associazione La Forza del Silenzio Onlus

Indirizzo: via Bologna angolo via Croce

Soggetto gestore: Associazione La Forza del Silenzio Onlus

La villa, confiscata a Francesco Schiavone, 'Sandokan', è situata in via Bologna ang. Via Croce. Agrorinasce ha affidato in gestione l'immobile all'Associazione 'La Forza del Silenzio Onlus' per destinarlo a 'Centro sociale per utenti adolescenti affetti da autismo', e realizzarvi all'interno un laboratorio di pasticceria senza glutine, un laboratorio di serigrafia, uffici, laboratori e residenze per giovani autistici senza supporto familiare. Agrorinasce collaborerà alla gestione di un punto di vendita di tutti i prodotti realizzati sui beni confiscati alla camorra. Allo stato, sono stati avviati, a cura e con fondi dell'Associazione, i primi lavori di messa in sicurezza e di realizzazione della pasticceria e del punto vendita. I lavori hanno avuto il contributo di Agrorinasce, del Formedil Scuola Edile della Provincia di Caserta, dell'ANCE di Confindustria di Caserta, della FENEAL-UIL, della FILCA-CISL, della FILLEA-CGIL. (www.laforzadelsilenzio.org) Il Comune di Casal di Principe ha rilasciato il certificato di agibilità della struttura. Il Centro è stato inaugurato nel mese di dicembre 2016 alla presenza di autorità istituzionali nazionali e locali. All'interno del Centro sono attivi il laboratorio di pasticceria e rosticceria senza glutine con il marchio 'Farinò' e un centro di serigrafia, oltre a laboratori per attività collettive con utenti affetti da autismo.

Bene confiscato n. 13 - Destinazione sociale per il tempo libero. Finanziamento approvato'Area giochi per scuole e parrocchia', Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania

Indirizzo: Via Firenze

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Bene confiscato a Aniello Bidognetti, localizzato a Casal di Principe (CE).

Trattasi di un terreno di 250 mq localizzati in via Firenze dove è stato realizzato un campo di calcetto. E' intenzione della società Agrorinasce riattivare il campo di calcetto, riqualificando l'intera area ed affidando la gestione alla Parrocchia SS. Spirito Santo.

Inizialmente era stata inoltrata e approvata dalla Regione Campania una richiesta di finanziamento pubblico predisposta da Agrorinasce per l'importo complessivo di euro 30.000,00. I fondi sono andati persi durante la fase di commissariamento del Comune per mancata trasmissione del progetto esecutivo. Successivamente Agrorinasce ha predisposto una nuova richiesta di finanziamento alla Regione Campania per il recupero e la valorizzazione dell'intera area, nell'ambito del progetto 'Polo per l'accoglienza dei minori', unitamente ad altri due beni confiscati alla camorra destinati a comunità residenziali per minori affetti da disagio familiare o da problematiche in area penale. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Campania per l'importo complessivo di euro 1.500.000,00 ed è curato direttamente dal Comune di Casal di Principe.

Bene confiscato n. 14 - Destinazione sociale: In corso di progettazione

'Centro di aggregazione e Gruppo di Acquisto Solidale', Casal di Principe (CE)

Indirizzo: località Starza

Soggetto gestore: Associazione Terra Nuova di Pasquale Miele e Antonio Di Bona vittime innocenti di camorra

Si tratta di un terreno confiscato a Mario Caterino di circa 600 mq con sovrastante struttura in cemento armato. Agrorinasce ha avviato un percorso di progettazione partecipata con un bando pubblico invitando i soggetti sociali del territorio a presentare un progetto sociale o produttivo. Ai fini della progettazione sociale e per una maggiore consapevolezza sull'uso sociale e produttivo dei beni confiscati, Agrorinasce ha stipulato un protocollo d'intesa con il Liceo Artistico di Aversa, per l'effettuazione del rilievo dell'immobile confiscato che è stato allegato alla procedura pubblica. Allo stato il bando per l'assegnazione della gestione è stato ultimato con l'assegnazione definitiva all' Associazione Terra Nuova di Pasquale Miele e Antonio Di Bona vittime innocenti di camorra per la realizzazione del progetto di un centro di gruppo di acquisto solidale di prodotti agricoli e trasformati. L'Associazione ha predisposto e consegnato il progetto definitivo dei lavori di ristrutturazione del bene confiscato destinandolo a cucina per la produzione di alimenti.

omunità residenziale per minori in area penale', Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania Indirizzo: via Firenze

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe

Soggetto gestore: Congregazione Poveri Servi Divina Provvidenza Casa dei Fanciulli - Istituto Don Calabria

La villa confiscata a Alfonso Diana, in via Firenze, è costruita su due livelli con un ampio giardino interno ed è stato oggetto di molti atti vandalici. Agrorinasce ha avviato un percorso di progettazione partecipata con un bando pubblico invitando i soggetti sociali del territorio a presentare un progetto sociale o produttivo. Anche in questo caso Agrorinasce grazie all'impegno dei docenti e degli studenti del Liceo Artistico di Aversa, ha potuto disporre in maniera gratuita del lavoro di rilievo dell'immobile confiscato che è stato allegato alla procedura pubblica. Allo stato il bando per l'assegnazione della gestione è stato ultimato con l'assegnazione definitiva alla Congregazione Poveri Servi Divina Provvidenza Casa dei Fanciulli - Istituto Don Calabria per la realizzazione del progetto di costituzione di una comunità per minori in area penale. L'Istituto Don Calabria ha predisposto il progetto definitivo dei lavori di ristrutturazione del bene confiscato destinandolo a cucina per la produzione di alimenti.

Allo stato Agrorinasce ha predisposto una nuova richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intero immobile.

Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato a comunità residenziale per minori in area penale è stato approvato nell'ambito del progetto 'Polo per l'accoglienza dei minori', finanziato dalla Regione Campania, unitamente ad altri due beni confiscati alla camorra, per l'importo complessivo di euro 1.500.000,00.

Bene confiscato n. 16 - Destinazione sociale. Finanziamento approvato

' Comunità residenziale per minori con disagio familiare', Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania Indirizzo: Via Firenze

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

La villa confiscata a Pasquale Vargas, in via Firenze, è costruita su due livelli con giardino interno. Agrorinasce intende avviare un percorso di progettazione con la collaborazione dell'Università Federico II° di Napoli e la Seconda Università di Napoli nell'ambito del protocollo d'intesa 'Degrado Bellezza: Prototipi di bellezza'. Agrorinasce ha realizzato un progetto preliminare di housing sociale per l'importo di euro 540.000,00 e consegnato la richiesta di finanziamento all'Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscato nell'ambito del Decreto Interministeriale del 30.01.2015 per i finanziamenti per il recupero di beni confiscati alla camorra destinati alle emergenze abitative.

Agrorinasce, in collaborazione del Formedil Scuola Edile della Provincia di Caserta, dell'ANCE di Confindustria di Caserta, della FENEAL-UIL, della FILCA-CISL, della FILLEA-CGIL ha avviato i lavori di pulizia e di messa in sicurezza dell'area.

Allo stato Agrorinasce ha predisposto una nuova richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intero immobile.

Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato a comunità residenziale per minori con disagio familiare è stato approvato nell'ambito del progetto 'Polo per l'accoglienza dei minori',

8finanziato dalla Regione Campania, unitamente ad altri due beni confiscati alla camorra, per l'importo complessivo di euro 1.500.000,00.

Bene confiscato n. 17 - Destinazione sociale: Richiesta di finanziamento avviata

'Finalità sociali e istituzionali, ivi incluse quelle previste dal Decreto del Ministero delle

Infrastrutture per l'edilizia sociale', Casal di Principe (CE)

Indirizzo: Via Separiello

Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

La villa confiscata a Compagnone, in località Separiello, è costruita su due livelli allo stato grezzo con giardino interno. Agrorinasce intende avviare un percorso di progettazione con la collaborazione dell'Università Federico II° di Napoli e la Seconda Università di Napoli nell'ambito del protocollo d'intesa 'Degrado Bellezza: Prototipi di bellezza'. Agrorinasce ha realizzato un progetto preliminare di housing sociale per l'importo di euro 1.080.000,00 e consegnato la richiesta di finanziamento all'Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscato nell'ambito del Decreto Interministeriale del 30.01.2015 per i finanziamenti per il recupero di beni confiscati alla camorra destinati alle emergenze abitative.

Agrorinasce, in collaborazione del Formedil Scuola Edile della Provincia di Caserta, dell'ANCE di Confindustria di Caserta, della FENEAL-UIL, della FILCA-CISL, della FILLEA-CGIL ha avviato i lavori di pulizia e di messa in sicurezza dell'area.

Beni confiscati in Casapesenna

Bene confiscato n. 1 Destinazione produttiva: Stato Attivo

Centro Euromediterraneo e Ostello della Gioventù, Casapesenna (CE), finanziamento del

Ministero dell'Interno - PON Sicurezza - Ob. Convergenza 2007-2013

Indirizzo: Via Raffaello, trav. n. 5,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl

Soggetto gestore: Associazione GIOSEF Italy

Beneficiario di finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dip. Gioventù

Si tratta di un bene immobile con annesso terreno, confiscato ad Alfredo Zara e situato in Casapesenna alla via Raffaello, traversa n. 5, per il quale Agrorinasce ha provveduto alla progettazione preliminare del recupero ai fini sociali e denominandolo 'Centro per la promozione dell'impegno sociale e Ludoteca', individuando quindi una duplice finalità sociale che potesse rendere effettivo il recupero del bene immobile durante l'arco della intera giornata. Agrorinasce ha reso disponibile l'assegnazione dell'immobile attraverso una manifestazione di interessi rivolta ad associazioni e cooperative sociali. Il bene immobile è stato assegnato in gestione all'Associazione 'Giosef Italy' con la nuova destinazione sociale di Centro Euromediterraneo e Ostello della Gioventù. Agrorinasce con tale destinazione ha chiesto e ottenuto un finanziamento dal Ministero dell'Interno - PON Sicurezza per l'importo di euro 1.299.000,00 (l'importo include anche i lavori di ristrutturazione del bene confiscato a Luigi Venosa). I lavori sono stati ultimati. L'Ostello della gioventù è entrato in funzione nel mese di giugno 2015 ed è la sede principale di tutti gli scambi culturali e per il volontariato che ogni anno l'associazione Giosef gestisce in ambito europeo con fondi messi a disposizione dell'Unione Europea. Rappresenta, infine, una valida alternativa per l'accoglienza di tutti i giovani impegnati nei campi di volontariato, dei turisti mpegnati nel sociale o per gli ospiti di manifestazioni culturali che vengono organizzati sul territorio.

Bene confiscato n. 2 Destinazione produttiva: Stato Attivo

Centro di aggregazione giovanile per l'arte e la cultura, Casapesenna (CE), finanziamento del Ministero dell'Interno - PON Sicurezza - Ob. Convergenza 2007-2013 Indirizzo: Via Cagliari,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl

Soggetto gestore: Associazione "APS - Circolo Letterario MaeditActio"

Trattasi di un complesso residenziale per civile abitazione confiscato a Luigi Venosa e situato in Casapesenna alla via Cagliari n.11. Il bene immobile è stato più volte oggetto di atti vandalici. Agrorinasce ha predisposto un'apposita progettazione preliminare destinando la struttura all'accoglienza di un Centro di aggregazione giovanile per l'arte e la cultura ospitando al suo interno una sala lettura, un laboratorio di scultura e pittura, un caffè letterario. Il Ministero dell'Interno - PON Sicurezza ha finanziato il progetto e sono stati avviati i lavori dopo aver ultimato tutte le procedure di selezione delle figure tecniche - professionali e le ditte necessarie alla realizzazione del progetto. Agrorinasce ha, inoltre, avviato e concluso il bando per l'assegnazione della gestione del Centro a favore di soggetti sociali, assegnando la gestione all'Associazione "Terra Nuova - Pasquale Miele e Antonio Di Bona vittime innocenti della Camorra". I lavori sono stati conclusi nel mese di giugno 2015 e inaugurato nel mese di ottobre 2015 con l'inaugurazione della mostra 'Ars Felix. Gli anni Settanta all'ombra della Reggia'.

Nel corso dell'anno 2016, l'Associazione Terra Nuova ha rinunciato alla gestione del bene confiscato, per tale motivo agli dell'anno 2017 Agrorinasce ha avviato un nuovo bando di assegnazione a soggetti del terzo settore al quale hanno partecipato due realtà con proposte valide. Il Centro di aggregazione giovanile è stata assegnata in gestione all'APS - Circolo Letterario MaeditActio, con la collaborazione dell'Associazione Omnia Onlus, la quale nel mese di dicembre 2017 ha avviato le nuove attività.

Bene confiscato n. 3 Destinazione sociale per il tempo libero: Attivo e finanziamento approvato

Centro sportivo, Casapesenna (CE), finanziamento Regione Campania Indirizzo: Via Perugia, 7

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casapesenna Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Si tratta di un complesso edilizio sportivo, denominato circolo sportivo 'I Galantuomini', confiscato a Luigi Venosa e situato in Casapesenna alla via Perugia n.7. Il Centro, e quello che ne rimane, occupa su una superficie complessiva di mq 2.800 ed è composto da campo di calcetto, campi da bocce e fabbricati per un totale di 270 mq. Il complesso all'atto dell'assegnazione al Comune di Casapesenna è stato oggetto di più atti vandalici. Agrorinasce ha provveduto alla progettazione preliminare per il recupero ai fini sociali dell'immobile confiscato mantenendo la destinazione d'uso originaria di Centro Sportivo prevedendo la costruzione di una palestra per attività motorie con spogliatoi e servizi. Nell'attesa di ottenere un possibile finanziamento pubblico è stato messo in funzione il campo di calcetto aperto a tutti i ragazzi. Per tale progetto è stato ottenuto un finanziamento dalla Regione Campania per l'importo di euro 30.000,00. E' stato predisposto nel corso dell'anno 2016 un nuovo progetto esecutivo con richiesta di finanziamento alla Fondazione con il Sud. Quest'ultimo progetto è stato escluso. Sono stati avviate tutte le procedure di gara per l'affidamento dei lavori.

Bene confiscato n. 4 Destinazione istituzionale: Stato Attivo

Isola Ecologica, Casapesenna (CE), finanziamento Ministero dell'Ambiente

Indirizzo: Via S. Antonio,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casapesenna Soggetto gestore: Agrorinasce scrl e Comune di Casapesenna

Si tratta di un terreno di oltre 19.800 mq che erano destinati ad uso civile ed industriale ubicato nell'ambito del territorio cittadino, confiscato a Vincenzo Zagaria. Parte dell'area era stata adibita a deposito e uffici per una impresa di lavori edili. Agrorinasce, in un primo momento, in collaborazione con il Comitato Provinciale di Caserta, aveva predisposto un progetto preliminare per la realizzazione di un Centro Sportivo Federale, con annessa foresteria, per diverse discipline sportive. La mancata concessione del richiesto finanziamento regionale ha determinato Agrorinasce e l'Amministrazione comunale di Casapesenna all'individuazione della nuova destinazione pubblica e produttiva di isola ecologica comunale sulla parte dell'area adibita a deposito per mezzi d'opera e uffici. Il progetto, curato dalla stessa Amministrazione Comunale, è stato finanziato dal Ministero dell'Ambiente. I lavori sono stati avviati e conclusi. L'attività è stata avviata a cura del Comune.

Bene confiscato n. 5 Destinazione istituzionale: Stato In corso di progettazioneCentro sportivo Federale, Casapesenna (CE), Indirizzo: Via S. Antonio, Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Nella porzione di circa 1 ettaro del bene confiscato a Vincenzo Zagaria (esclusa, quindi, la porzione destinata ad isola ecologica), Agrorinasce ha adattato il progetto di centro sportivo federale; un progetto realizzato dal Comitato provinciale del CONI di Caserta in collaborazione con Agrorinasce, attraverso un protocollo d'intesa stipulato alla fine dell'anno 2008. Nel corso dell'anno 2015 è stato richiesto un finanziamento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo l'esito negativo da parte della Regione Campania. Anche in questo caso l'esito è stato negativo. Allo stato Agrorinasce e il Comune di Casapesenna hanno predisposto una nuova richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intera area.

Bene confiscato n. 6 Destinazione sociale - Stato attivo

Sede di Caritas, protezione civile, e sede di Legambiente e Fare Ambiente, Casapesenna (CE), Indirizzo: Via Don Peppe Diana, Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Bene confiscato a Michele Zagaria, localizzato a Casapesenna (CE)

Immobile confiscato della grandezza di circa 150 mq su due livelli localizzato in via Vitale nei pressi del centro cittadino confiscato a Michele Zagaria dove allo stato ha sede la Caritas, la Filiale di una Banca. Nell'anno 2012, il Comune di Casapesenna ha affidato due spazi a due associazioni ambientaliste: il circolo di Legambiente di Casapesenna e l'associazione Fare Ambiente di Casapesenna. Nell'anno 2016, il Comune di Casapesenna ha inteso affidare l'amministrazione del bene confiscato ad Agrorinasce affinché realizzasse tutte le attività di valorizzazione dell'immobile confiscato, a cominciare dalle opere per l'agibilità del Centro e l'avvio del bando di assegnazione degli spazi. Le attività di verifica strutturale del bene confiscato sono state avviate e concluse. nfiscato per una successiva richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intero complesso.

Bene confiscato n. 7 Destinazione sociale. Attivo e Finanziamento approvato

Centro polifunzionale con laboratorio artigianale per la produzione di mozzarella di bufala

campana, Casapesenna (CE), finanziamento del Ministero dell'Interno PON Legalità

2014/2020

Indirizzo: Corso Europa,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casapesenna Soggetto gestore: Agrorinasce scrl e Comunità Evangelica

Bene confiscato a Capaldo Raffaele, localizzato a Casapesenna (CE)

Immobile confiscato della grandezza di circa 500 mq su due livelli localizzato in Corso Europa nei pressi del centro cittadino confiscato a Raffaele Capaldo. Nell'anno 2017, il Comune di Casapesenna ha affidato l'amministrazione del bene confiscato ad Agrorinasce affinché realizzasse tutte le attività di valorizzazione dell'immobile confiscato per attività sociali e l'avvio del bando di assegnazione degli spazi. Sono state avviate le attività di progettazione dell'intero immobile con la divisione per diverse attività sociali e produttive.

Il primo piano è stato assegnato in gestione alla comunità evangelica di Casapesenna, mentre per il piano terra Agrorinasce ha predisposto la progettazione di un mini-caseificio con punto vendita e area di degustazione con inserimento lavorativo di donne vittime di violenza. Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato a Centro polifunzionale con laboratorio artigianale per la produzione di mozzarella di bufala campana è stato approvato e finanziato dalla Regione Campania per l'importo di euro 1.400.000,00.

Le attività di progettazione esecutiva a cura dell'amministrazione comunale sono state avviate e concluse.

Beni confiscati in San Cipriano d'Aversa

Bene confiscato n. 1 Destinazione sociale per il tempo libero: Lavori in corsoMediateca e Ludoteca, S. Cipriano d'Aversa (CE), finanziamento Regione Campania Indirizzo: Via Caterino,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di San Cipriano d'Aversa Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

La villa, confiscata a Stefano Reccia, sorge su di un'area di 850 mq circa, ed è costruita su tre livelli.

La 'Mediateca e Ludoteca', non ancora operativa, intendeva rappresentare una tipologia di infrastruttura sociale destinata ai giovani, con all'interno la delocalizzazione della Biblioteca comunale, la realizzazione un laboratorio multimediale (la mediateca) messo a disposizione dell'adiacente Istituto Comprensivo di San Cipriano d'Aversa e la creazione di una ludoteca per bambini. Agrorinasce avrebbe coordinato la realizzazione e l'affidamento della gestione delle attività alla scuola e ai soggetti sociali individuati con procedure di evidenza pubblica. Sebbene il progetto di ristrutturazione sia stata finanziato dalla Regione Campania nell'anno 2002 per l'importo di circa 200.000,00 euro, l'ultimazione dei lavori è stata sospesa a causa del mancato pagamento del finanziamento regionale da parte dello stesso Ente. Tale oggettiva situazione ha costretto l'Amministrazione Comunale di San Cipriano d'Aversa, beneficiaria del finanziamento, ad avviare un contenzioso con la Regione Campania per l'erogazione dei fondi necessari alla chiusura dei lavori; contenzioso che è stato concluso nel 2014 con il pagamento del secondo acconto dei lavori. Allo stato, il Comune di San Cipriano d'Aversa ha affidato la custodia del bene ad associazioni locali.

Beni confiscati n. 2 Destinazione socio sanitaria e sociale per il tempo libero: Stato AttivoGruppo appartamento per persone affette da disagio mentale e Centro di aggregazione giovanile 'La Fabbrica delle idee', S. Cipriano d'Aversa (CE) - finanziamento Regione Campania

Indirizzo: Via Ruffini,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl Soggetto gestore: cooperativa sociale Agropoli Onlus

La villa, confiscata a Pasquale Spierto, è costruita su due livelli con ampio giardino esterno. Inizialmente Agrorinasce ha predisposto un progetto preliminare per la realizzazione di una 'Casa Famiglia' per l'importo di 127.000,00 euro, inoltrando la richiesta di finanziamento alla Regione Campania ai sensi della legge regionale n. 23/2003 che però non ha avuto esito positivo. Agrorinasce, successivamente, ha reso disponibile la gestione dell'immobile attraverso una manifestazione di interessi rivolta ad associazioni e cooperative sociali. Il bene immobile è stato assegnato in gestione alla cooperativa sociale 'Agropoli Onlus' con la nuova destinazione sociale di 'Gruppo di convivenza per persone affette da disagio psichico'. I lavori di ristrutturazione dell'immobile sono stati curati e ultimati dalla stessa cooperativa sociale, con la collaborazione del Comune di S. Cipriano d'Aversa e di Agrorinasce. Il Gruppo di convivenza è attivo dall'anno 2011. Agrorinasce ha poi chiesto e ottenuto un finanziamento della Regione Campania per ampliare la destinazione del bene confiscato con la realizzazione del Centro di aggregazione giovanile denominato 'La Fabbrica delle idee' prevedendo all'interno la realizzazione di una sala di incisione e una web radio. L'idea innovativa proposta e concordata con la stessa cooperativa sociale Agropoli Onlus è stata quella di creare all'interno dello stesso bene confiscato il gruppo appartamento per persone affette da disagio mentale al primo piano dell'edificio e il centro di aggregazione giovanile al piano terra. Si vuole così dare prova che le persone affette da disagio mentale possono convivere tranquillamente e proficuamente per il loro benessere insieme ai giovani e ai cittadini che frequenteranno il Centro durante le attività. Il finanziamento è stato concesso dalla Regione Campania per un totale di euro 221.000,00. I lavori di ristrutturazione sono stati conclusi e gli arredi consegnati. Il Centro è stato inaugurato agli inizi dell'anno 2015 alla presenza dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza Vincenzo Spadafora. Il Centro è attivo con attività culturali e di aggregazione giovanile.

Bene confiscato n. 3 - Destinazione sociale. Finanziamento approvato

'Dopo di noi. Accoglienza e integrazione per la disabilità', San Cipriano d'Aversa (CE), finanziamento Regione Campania Indirizzo: Via Madonna del Popolo

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di San Cipriano d'Aversa Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

La villa confiscata a D'Alessandro, in via Madonna del Popolo, è costruita su due livelli con ampio spazio/cortile interno. Agrorinasce ha realizzato un progetto preliminare di housing sociale per l'importo di euro 1.550.000,00 e consegnato la richiesta di finanziamento all'Agenzia Nazionale per i beni confiscati i beni sequestrati e confiscato nell'ambito del Decreto Interministeriale del 30.01.2015 per i finanziamenti per il recupero di beni confiscati alla camorra destinati alle emergenze abitative. Allo stato Agrorinasce ha predisposto una nuova richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intero complesso con una destinazione sociale analoga a quella predisposta e, in particolare, per la realizzazione di un Centro residenziale e un Centro Diurno che faciliti l'aggregazione e l'inclusione sociale di soggetti affetti da disabilità grave e in particolare, quelli privi di sostegno familiare. Il titolo del progetto è appunto 'Dopo di noi. Accoglienza e integrazione per la disabilità', in coerenza della recente promulgazione della legge n.112/2016 (contenente "Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare"), conosciuta dai più come la legge "del dopo di noi, partendo dal durante noi". Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato per il progetto 'Dopo di noi. Accoglienza e integrazione per la disabilità' è stato approvato e finanziato dalla Regione Campania per l'importo di euro 950.000,00. Le attività di progettazione esecutive sono state avviate e concluse dall'Amministrazione Comunale.

Bene confiscato n. 4 - Destinazione produttiva: in corso progettazione'Finalità sociali e istituzionali', San Cipriano d'Aversa (CE) Indirizzo: Via Catania Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Trattasi di un deposito per mezzi edili e di un terreno adiacente confiscato a Vincenzo Zagaria, in località Perillo alla via Catania. Agrorinasce, nel rispetto delle proprie finalità istituzionali, intende predisporre un progetto di valorizzazione ad uso produttivo.

Nel corso dell'anno 2016 e 2017 Agrorinasce ha avviato i rilievi della struttura, in collaborazione con un istituto scolastico, un'ipotesi progettuale di valorizzazione, un bando per l'assegnazione dell'area e del deposito a PMI locali e/o a start-up di imprese giovanili.

Il bando è andato deserto. Allo stato Agrorinasce sta predisponendo un nuovo progetto per il recupero e la valorizzazione dell'intero complesso.

Bene confiscato n. 5 - Destinazione produttiva: in corso progettazione'Finalità sociali e istituzionali', San Cipriano d'Aversa (CE) Indirizzo: Via Pizzo del Vomero Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Trattasi di un'area destinato a lavaggio per auto confiscato a Raffaele Cecoro, alla via Pizzo del Vomero con destinazione ad area parcheggio non a pagamento. Agrorinasce, nel rispetto delle proprie finalità istituzionali, intende predisporre un progetto di valorizzazione ad uso produttivo. Nelle settimane scorse è stata approvata la modifica della destinazione d'uso per finalità sociali. Allo stato Agrorinasce sta predisponendo un nuovo progetto per il recupero e la valorizzazione dell'intero complesso.

Bene confiscato n. 6 - Destinazione produttiva: in corso progettazione"Caserma dei Carabinieri", San Cipriano d'Aversa Bene confiscato alla camorra localizzato in via Aquaro e via Ancona Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Immobile confiscato a Ernesto Bardellino, sito tra la via Aquaro e via Ancona assegnato all'Amministrazione Comunale di San Cipriano d'Aversa per finalità istituzionali, in particolare, er ospitare il Comando dei VVU o, eventualmente, il locale nucleo di volontari della protezione civile;

Agrorinasce, d'intesa con l'Amministrazione Comunale, ha avuto l'assegnazione dell'immobile confiscato in oggetto per finalità istituzionali, in particolare per la realizzazione della Caserma di Carabinieri, includendo l'incarico di verifica e di aggiornamento delle indagini geologiche, geotecniche e geofisiche che si rendessero necessarie, di redazione della nuova relazione di verifica strutturale con una puntuale definizione e valutazione dei risultati di rilievo, prove e saggi sulle strutture come descritte in precedenza, di redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, fino alla ricerca di finanziamenti utili alla ristrutturazione dell'immobile ed alla sua messa in funzione. Lo studio tecnico economico è stato completato, con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell'Università della Campania 'L. Vanvitelli'. E' stata svolta una riunione in Prefettura con il Nucleo di Supporto dell'Agenzia Nazionale all'interno della quale è stata riscontrata la disponibilità dell'Agenzia del Demanio di finanziare la ristrutturazione dell'immobile. Pertanto il bene immobile è in corso di ri-trasferimento nella disponibilità dello Stato per finalità di sicurezza per essere poi finanziato dallo Stato.

Beni confiscati in San Maria La Fossa

Bene confiscato n. 1 Destinazione istituzionale: Stato Attivo

Centro di educazione e documentazione ambientale Pio La Torre (ex Fattoria dei Prodotti tipici), S. Maria La Fossa (CE), finanziamento PON Sicurezza 2000-2006 e PON Sicurezza Ob. Conv. 2007-2013 Indirizzo: Via Vaticale,

Beneficiario e Stazione Appaltante del 1° Finanziamento: Agrorinasce scrl Beneficiario e Stazione Appaltante del 2° Finanziamento: Agrorinasce scrl Soggetto gestore: Agrorinasce scrl e Cooperativa sociale Terra Felix Onlus

E' una masseria confiscata a Francesco Schiavone Sandokan, in S. Maria La Fossa (CE), località 'Ferrandelle'. Inizialmente Agrorinasce aveva avviato un progetto di recupero a fini produttivi e sociali di circa 13 ettari per la realizzazione della 'Fattoria dei Prodotti tipici', in collaborazione con associazioni di categoria ed istituzioni universitarie.

Successivamente il progetto, che aveva già comportato la spesa di circa 400.000,00 euro, è stato sospeso dallo stesso Ministero dell'Interno in ragione dell'iniziativa del Commissario di Governo per l'emergenza dei rifiuti nella Regione Campania il quale, per fronteggiare siffatta gravissima criticità, aveva individuato agli inizi del 2008 quale sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti, per una capacità complessiva di 350.000 tonnellate, l'altra porzione di terreno confiscato allo stesso Schiavone e confinante con l'area assegnata ad Agrorinasce.

Nel corso dello stesso anno, d'intesa con il Ministero dell'Interno - PON Sicurezza, Agrorinasce si è adoperata per l'individuazione di soluzioni alternative, individuando la nuova destinazione d'uso nel 'Centro di documentazione ed educazione ambientale, isola ecologica e impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile'; una destinazione più coerente con lo stato dei luoghi. Per tale ragione, la società ha avviato le seguenti iniziative:

- la redazione e presentazione del progetto di 'Centro di documentazione ed educazione ambientale e isola ecologica' per l'importo di euro 1.479.000,00, finanziato dal Ministero dell'Interno PON Sicurezza Ob. Convergenza 2007-2013 alla fine dell'anno 2011; progetto che riguarderà circa 2 ettari dell'intera area agricola, con lavori già avviati e conclusi; - la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile di biogas, di potenza pari 999 KW, in ragione della vocazione agricola e di allevamento del territorio di S. Maria La Fossa, ad altissima concentrazione di allevamenti bufalini (72 aziende) con migliaia di capi. Il progetto riguarderà altri 4 ettari.

Nel corso del mese di giugno 2015, Agrorinasce ha ultimato i lavori del Centro di educazione e documentazione ambientale, avviando un primo progetto di educazione ambientale con tutti gli istituti scolastici del territorio (in tutto 10 istituti), in collaborazione con la Fondazione POLIS e l'Unità più scuola meno mafie e il finanziamento del Ministero dell'Istruzione. Nel mese di maggio 2016 Agrorinasce ha premiato tutti gli istituti scolastici, inaugurato l'avvio delle attività dell'impianto di biogas e intitolato il Centro di educazione e documentazione ambientale a Pio La Torre, alla presenza di Franco La Torre e di autorità locali e nazionali. Il Centro è attivo con decine di incontri con le scuole del territorio e con associazioni e ordini professionali e promuove annualmente programmi didattici sui temi dell'ambiente con le scuole del territorio. Sono quattro edizioni che si tiene il concorso di sensibilizzazione sui temi dell'economia circolare e sul risparmio energetico denominato 'Riciclick' in collaborazione con il Gse SpA che coinvolge i dieci istituti scolastici del territorio. E' stato istituito anche un Albo con soggetti che intendono collaborare con Agrorinasce per attività di sensibilizzazione in materia ambientale.

Sono in corso con i partner dell'Albo alcuni progetti di sensibilizzazione dei beni confiscati ed è stato concesso l'utilizzo del laboratorio alla cooperativa sociale Terra Felix per la produzione e la commercializzazione di bioplastica, mentre la stanza del Centro di documentazione è stata affidata in cogestione all'Associazione Geofilos di Legambiente.

Allo stato Agrorinasce ha predisposto il progetto di efficientamento energetico dell'intera struttura che è stata approvata dal GSE SpA.

Bene confiscato n. 2 Destinazione produttivo: Stato Attivo

Impianto di biogas per il trattamento dei reflui zootecnici, S. Maria La Fossa (CE), Indirizzo: Via Vaticale,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl Soggetto gestore: Powerinasce srl

E' una porzione di 4 ettari della masseria confiscata a Francesco Schiavone Sandokan, in S. Maria La Fossa (CE), località 'Ferrandelle', destinato a impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile' .

Il bando di project financing è stato indetto da Agrorinasce il 30 aprile 2013 per un investimento complessivo di 9 milioni di euro IVA inclusa ed è stata aggiudicato alla ditta privata Intercantieri Vittadello SpA con sede in Limena (PD), per l'importo contrattuale di euro €. 9.078.904,00 IVA inclusa, di cui € 7.107.000,00 per lavori. E' stata conclusa la progettazione esecutiva ed è stata concessa l'autorizzazione unica per l'avvio dei lavori. I lavori sono stati conclusi nel mese di maggio

2016.

Quest'ultimo bando ha rappresentato la prima esperienza di Agrorinasce nella concessione a titolo oneroso di un bene confiscato alla camorra ad un soggetto privato. Come prevede il 'testo unico antimafia', l'importo della concessione onerosa è stata destinato a finalità pubbliche e sociali; in particolare permetterà la copertura di parte delle spese di gestione del nascente Centro di educazione e documentazione ambientale che Agrorinasce gestirà in collaborazione con organizzazioni di volontariato, istituzioni pubbliche e istituzioni universitarie, senza gravare, quindi, sulle casse comunali. Le attività sono state avviate nel mese di giugno 2016 e sono stati convenzionati circa 35 allevamenti bufalini del territorio per il conferimento del letame.

la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile di biogas, di potenza pari 999 KW, in ragione della vocazione agricola e di allevamento del territorio di S. Maria La Fossa, ad altissima concentrazione di allevamenti bufalini (72 aziende) con migliaia di capi. Il progetto riguarderà altri 4 ettari.

Nel corso del mese di giugno 2015, Agrorinasce ha ultimato i lavori del Centro di educazione e documentazione ambientale, avviando un primo progetto di educazione ambientale con tutti gli istituti scolastici del territorio (in tutto 10 istituti), in collaborazione con la Fondazione POLIS e l'Unità più scuola meno mafie e il finanziamento del Ministero dell'Istruzione. Nel mese di maggio 2016 Agrorinasce ha premiato tutti gli istituti scolastici, inaugurato l'avvio delle attività dell'impianto di biogas e intitolato il Centro di educazione e documentazione ambientale a Pio La Torre, alla presenza di Franco La Torre e di autorità locali e nazionali. Il Centro è attivo con decine di incontri con le scuole del territorio e con associazioni e ordini professionali e promuove annualmente programmi didattici sui temi dell'ambiente con le scuole del territorio. Sono quattro edizioni che si tiene il concorso di sensibilizzazione sui temi dell'economia circolare e sul risparmio energetico denominato 'Riciclick' in collaborazione con il Gse SpA che coinvolge i dieci istituti scolastici del territorio. E' stato istituito anche un Albo con soggetti che intendono collaborare con Agrorinasce per attività di sensibilizzazione in materia ambientale.

Sono in corso con i partner dell'Albo alcuni progetti di sensibilizzazione dei beni confiscati ed è stato concesso l'utilizzo del laboratorio alla cooperativa sociale Terra Felix per la produzione e la commercializzazione di bioplastica, mentre la stanza del Centro di documentazione è stata affidata in cogestione all'Associazione Geofilos di Legambiente.

Allo stato Agrorinasce ha predisposto il progetto di efficientamento energetico dell'intera struttura che è stata approvata dal GSE SpA.

Bene confiscato n. 2 Destinazione produttivo: Stato Attivo

Impianto di biogas per il trattamento dei reflui zootecnici, S. Maria La Fossa (CE), Indirizzo: Via Vaticale,

Beneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl Soggetto gestore: Powerinasce srl

E' una porzione di 4 ettari della masseria confiscata a Francesco Schiavone Sandokan, in S. Maria La Fossa (CE), località 'Ferrandelle', destinato a impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile' .

Il bando di project financing è stato indetto da Agrorinasce il 30 aprile 2013 per un investimento complessivo di 9 milioni di euro IVA inclusa ed è stata aggiudicato alla ditta privata Intercantieri Vittadello SpA con sede in Limena (PD), per l'importo contrattuale di euro €. 9.078.904,00 IVA inclusa, di cui € 7.107.000,00 per lavori. E' stata conclusa la progettazione esecutiva ed è stata concessa l'autorizzazione unica per l'avvio dei lavori. I lavori sono stati conclusi nel mese di maggio

2016.

Quest'ultimo bando ha rappresentato la prima esperienza di Agrorinasce nella concessione a titolo oneroso di un bene confiscato alla camorra ad un soggetto privato. Come prevede il 'testo unico antimafia', l'importo della concessione onerosa è stata destinato a finalità pubbliche e sociali; in particolare permetterà la copertura di parte delle spese di gestione del nascente Centro di educazione e documentazione ambientale che Agrorinasce gestirà in collaborazione con organizzazioni di volontariato, istituzioni pubbliche e istituzioni universitarie, senza gravare, quindi, sulle casse comunali. Le attività sono state avviate nel mese di giugno 2016 e sono stati convenzionati circa 35 allevamenti bufalini del territorio per il conferimento del letame.

er la realizzazione di una fattoria didattica. Sono state presentate due richieste di finanziamento per la messa in funzione della fattoria didattica: un primo finanziamento della Regione Campania per l'importo di euro 30.000,00 di cui sono beneficiari il Comune di S. Maria la Fossa e Agrorinasce e un secondo finanziamento della Fondazione con il Sud, di cui è beneficiaria l'associazione, per l'importo di euro 450.000,00 euro. Il progetto prevede la riattivazione dell'allevamento bufalino, la ristrutturazione di parte della masseria e l'avvio di nuove coltivazioni. I lavori sono stati ultimati. L'inaugurazione della Fattoria didattica 'Integra' è avvenuta lo scorso 4 luglio 2016 alla presenza di autorità locali, regionali e di Raffaele Cantone, Presidente dell'Autorità Nazionale contro la corruzione (ANAC). Allo stato vengono svolte essenzialmente attività di produzione agricola.

Beni confiscati n. 14 e n. 15 Destinazione produttiva: Attivo e Finanziamento approvatoFattoria sociale 'Meta', S. Maria La Fossa (CE), finanziamento Fondazione con il Sud, finanziamento del Ministero dell'Interno PON Legalità 2014/2020 Indirizzo: via Vecchia di Capua

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di S. Maria La Fossa Soggetto gestore: Associazione "Associazione Nero e Non Solo"

Si tratta di un terreno confiscato ad Aniello Bidognetti per circa 6.500 mq e di uno confiscato a Francesco Schiavone esteso mq. 10.725.

Agrorinasce ha già provveduto alla progettazione preliminare del recupero del terreno ai fini sociali e produttivi, denominandolo 'Centro di avviamento al lavoro agricolo di persone svantaggiate'. Agrorinasce ha reso altresì disponibile l'assegnazione del terreno attraverso una manifestazione di interessi rivolta ad associazioni e cooperative sociali. Il terreno è stato assegnato all'Associazione ' Nero e Non solo' per la realizzazione di una Fattoria didattica. Sono stati avviati i primi campi di lavoro di volontariato e la coltivazione del grano. I terreni in questione beneficeranno di un primo finanziamento della Fondazione con il Sud per l'avvio di un primo impianto di elicicoltura. Il progetto dell'Associazione 'Nero e Non Solo Onlus' prevede la costituzione di una cooperativa sociale di immigrati che provvederanno insieme alla stessa associazione alla valorizzazione del complesso agricolo.

Allo stato Agrorinasce ha predisposto una nuova richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intero complesso con la realizzazione di una Fattoria Sociale con l'accoglienza e l'integrazione di immigrati regolari.

Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato per il progetto 'Fattoria Sociale' è stato approvato e finanziato dal Ministero dell'Interno, nell'ambito del PON Legalità 2014/2020 per l'importo di euro 1.400.000,00.

È in corso di completamento la progettazione esecutiva dell'intervento.

Beni confiscati da n. 16 a n. 35 Destinazione produttiva: Attivo

Centro di agricoltura sociale 'Antonio di Bona', S. Maria La Fossa (CE)

Indirizzo: località Scarrupata

Beneficiario e Stazione Appaltante: Cooperativa sociale Agropoli Onlus e Eureka Onlus Soggetto gestore: Cooperativa sociale Agropoli Onlus e Eureka Onlus

Si tratta di sette terreni agricoli confiscati a Guglielmo Mirra e di tredici terreni agricoli confiscati a Francesco Schiavone per un totale di circa 10 ettari.

Agrorinasce ha provveduto alla progettazione preliminare del recupero del terreno ai fini sociali e produttivi, denominandolo 'Centro di avviamento al lavoro agricolo di persone svantaggiate'.

Agrorinasce ha poi reso disponibile l'assegnazione dei terreni agricoli attraverso una manifestazione di interessi rivolta ad associazioni e cooperative sociali. I terreni sono stati assegnati alle cooperative sociali Eureka Onlus e Agropoli Onlus per essere destinati a Centro di agricoltura sociale. Sono state avviate fin dall'anno 2011 le coltivazioni di grano su tutti i terreni, grano che è stato utilizzato per la produzione di pasta. Anche su questi terreni, analogamente a quanto avviene sui terreni confiscati a Casal di Principe, sono impegnati con soggetti svantaggiati e annualmente sono gestiti campi di lavoro di volontariato. Nel corso degli anni le cooperative sociali hanno convertito parte dei terreni nell'impianto di alberi per la produzione della mela annurca, di pesche, di susine, di vigneti e di altri prodotti agricoli. I terreni in questione hanno beneficiato di un primo finanziamento della Fondazione con il Sud finalizzato all'avvio di nuove produzioni agricole (www.ncocooperazione.com). Nel corso dell'anno 2018 Agrorinasce ha progettato e realizzato un intervento di miglioramento della fruibilità dei terreni agricoli con intervento sulla strada rurale per un totale di circa 10.000,00 euro.

Beni confiscati da n. 36 a n. 97 Destinazione produttiva: Attivo per le aree agricole (31 terreni agricoli). Finanziamento approvato per il borgo (31 immobili) Complesso agricolo denominato 'La Balzana', S. Maria La Fossa (CE), Indirizzo: località La Balzana, Strada Provinciale 333 Soggetto gestore: Agrorinasce scrl

Si tratta di un complesso agricolo confiscato per 2/3 in quota ideale nell'ambito del processo cd. 'Spartacus' a Francesco Schiavone, Sandokan, e Francesco Bidognetti, Cicciott' e Mezzanotte, ritenuti i capi del clan camorristico di Casal di Principe. La residua parte è stata confiscata definitivamente agli eredi di 'Dante Passarelli', fittizio intestatario del complesso agricolo attraverso la società IPAM srl, lo scorso mese di maggio 2017 ed assegnata al Comune di S. Maria La Fossa nel mese di dicembre 2017.

Il complesso agricolo denominato "La Balzana" sito in Santa Maria La Fossa, è costituito da circa 31 terreni agricoli per un totale di 200 ettari di estensione, 20 abitazioni coloniche e 14 edifici rurali (capannoni e stalle).

"L'azienda nasce negli anni 30 e 40, acquistata dalla società Cirio, presidente Paolo Signorini. 'La Balzana' presentava la peculiarità di essere una azienda con abitazione per i propri dipendenti. Le abitazioni circostanti l'azienda erano 20 mentre all'interno vi erano due abitazioni per il direttore ed il vicedirettore. Ogni abitazione era goduta gratuitamente dai dipendenti ed era composta da 5 vani ed un bagno, oltre ad avere il pollaio, un porcile, ed un forno per il pane. In quegli anni l'intera attività produttiva, dalla lavorazione dei campi alla cura e mungitura degli animali, era realizzata a mano. I prodotti dei campi erano trasportati in azienda con carri trainati da cavalli, la fecondazione degli animali veniva effettuata da veterinari dell'azienda che avevano in considerazione il miglioramento genetico e la quantità di produzione di latte. Negli anni 60' l'azienda aveva raggiunto l'apice della propria attività con circa 80 dipendenti fissi e oltre 800 dipendenti stagionali. Proprio negli anni '60 si procedeva ad un'ampia trasformazione lavorativa attraverso la meccanizzazione di tutte le fasi lavorative del terreno, l'impianto di mungitura, passando dalla stabulazione fissa del bestiame alla stabulazione libera con un aumento di mille capi di bestiame. L'azienda, essendo cresciuta nella sua popolazione, realizzò al proprio interno la scuola elementare, (una classe con un'unica insegnante per tutte le classi elementari) e la chiesa. A tutti i dipendenti era distribuito giornalmente e gratuitamente un litro di latte. In seguito l'azienda fu acquistata dalla S.M.E., azienda a partecipazione statale, che faceva parte del gruppo I.R.I. Con la privatizzazione della SME, l'azienda fu venduta a privati, liberando la e la sicurezza del territorio

struttura di tutti gli animali esistenti; ancora successivamente venduta alla IPAM dei fratelli Passarelli, prestanomi della famiglia Schiavone."

L'obiettivo di Agrorinasce e del Comune di S. Maria La Fossa è quello di valorizzare l'intera struttura per finalità agroalimentare con il recupero di tutte le infrastrutture e i terreni agricoli.

I luoghi, dopo oltre 10 anni di processi, versano in condizioni assai precarie e saranno necessari ingenti finanziamenti per l'investimento di soggetti pubblici e privati.

Ad una prima valutazione occorrerebbero solo per il completo recupero dei beni immobili e dell'area, con relativi sottoservizi (strade, piazzale, rete fognaria, rete idrica, pubblica illuminazione, impianti di telecomunicazione ecc..), circa 30 milioni di euro di finanziamenti. Nell'attesa che l'Agenzia Nazionale concludesse la fase di assegnazione definitiva dell'intero complesso al Comune di S. Maria La Fossa, Agrorinasce, d'intesa con la stessa Amministrazione Comunale, ha effettuato le seguenti operazioni preliminari:

- un primo studio dell'area in collaborazione con il Dipartimento di Architettura della Federico II° nell'ambito del progetto culturale 'Dal Degrado alla Bellezza';

- l'analisi delle falde acquifere dell'intero complesso agricolo, al fine di verificare le possibilità di riutilizzo delle acque a fini agricoli, effettuata in collaborazione con la Regione Campania - Assessorato all'Agricoltura e l'ARPA Campania;

- l'analisi dei terreni, sempre per una prima verifica delllo stato dei luoghi dopo anni di abbandono dell'area, in collaborazione con il CIRAM - Centro di Ricerche Interdipartimentale in materia ambientale della Federico II.

- Nel mese di agosto 2016 Agrorinasce e il Comune di S. Maria La Fossa hanno indetto una manifestazione di interesse pubblica per la pulizia e lo sfalcio dei terreni agricoli al fine di prevenire incendi e la rigenerazione dei terreni agricoli dopo anni di abbandono.

Al bando pubblico hanno partecipato 21 agricoltori/allevatori che operano nel territorio di S. Maria La Fossa. A ciascuno di loro Agrorinasce ha assegnato in via provvisoria quota parte dei 200 ettari disponibili con un contratto simbolico di euro 100,00 al netto di IVA per sei mesi che Agrorinasce ha destinato alla valorizzazione dell'area medesima in particolare per il frazionamento dell'area, la segnaletica e una prima festa pubblica.

Agrorinasce ha, inoltre, avviato e concluso il primo studio di fattibilità tecnico economico per il recupero e la valorizzazione dell'intero complesso agricolo che prevede il recupero di tutte le volumetrie esistenti e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria allo stato inesistenti.

II progetto si propone di realizzare un parco agroalimentare dei prodotti tipici della Regione Campania, con accoglienza/residenza, didattica, formazione specializzata, produzione e vendita di prodotti alimentari, turismo rurale. In sostanza, l'idea è di concentrare in un unico luogo la coltivazione di grano, pomodoro, ortaggi vari, frutta e altri prodotti agricoli tipici, gli allevamenti bufalini e di altri animali, la loro trasformazione in pane, pasta, conserve, mozzarella di bufala campana, carni e salumi, vini e liquori (in gran parte IGT e DOP), e poi prevedere la ristorazione, la pizzeria, l'insediamento di un istituto agrario con annessa azienda agraria per gli studenti, centri di ricerca e di formazione specializzata, residenze per i lavoratori, accoglienza per i turisti.

Un progetto ambizioso che trova utili sinergie con la Fondazione Carditello e la Reggia di Carditello, già in fase di recupero e valorizzazione e distante meno di un chilometro. Agrorinasce ha chiesto ed ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, on. Alessandra Pesce la convocazione di un tavolo istituzionale per l'esame e il finanziamento del progetto. Al Tavolo istituzionale promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a Roma il 6 maggio 2019 sono stati presenti, oltre ad Agrorinasce e al Comune di S. Maria La Fossa, i rappresentanti delle seguenti istituzioni: 1) Presidente delonsiglio dei Ministri, 2) Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega Gioventù e Servizio Civile; 3) Ministero delle politiche alimentari, forestali e del turismo; 4) Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro; 5) Ministero dei Beni Architettonici e Culturali; 6) Ministero per il Sud; 7) Agenzia per la Coesione Territoriale; 8) Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; 9) Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle Politiche di Coesione. Il progetto prevede lavori per un totale di 30 milioni di euro circa.

Bene confiscato n. 98 Destinazione sociale per il tempo libero: Attivo

Campo di calcetto, S. Maria La Fossa (CE), finanziamento Regione Campania

Indirizzo: località Vignale

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di S. Maria La Fossa Soggetto gestore: Associazione Le Petit Monde A.D.S.

Bene confiscato a Francesco Schiavone 'Cicciariello', localizzato a S.Maria La Fossa (CE) Trattasi di un terreno agricolo localizzato in pieno centro cittadino in località Vignale, nei pressi del Municipio, che il Comune di S. Maria La Fossa ha destinato come campo di calcetto. Il terreno agricolo è stato consegnato all'Amministrazione Comunale nel mese di marzo 2003. Sono stati concessi finanziamenti della Regione Campania ai sensi della LR 42/79 per l'importo di euro 270.000,00 circa. I lavori sono stati avviati a cura del Comune di S. Maria La Fossa e sono stati ultimati. E' stato ultimato il bando per l'affidamento della gestione a soggetti previsti dalla normativa regionale di settore dello sport con l'affidamento della gestione all'Associazione Le Petit Monde A.D.S. Sono stati ultimati i lavori di miglioramento della struttura a cura dell'associazione.

Beni confiscati da n. 99 a n. 116 Destinazione produttiva: AttivoCentro di agricoltura sociale, S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Scarrupata Soggetto gestore: Associazione "ATS Terra Verde"

Si tratta di diciotto terreni agricoli confiscati a Schiavone Saverio Paolo per un totale di circa 10 ettari.

Agrorinasce ha provveduto alla progettazione preliminare del recupero del terreno ai fini sociali e produttivi, denominandolo 'Centro di avviamento al lavoro agricolo di persone svantaggiate'. Nell'anno 2015 è stato avviato e concluso il bando per l'affidamento della gestione a soggetti del terzo settore. Le aree agricole sono state assegnate all'Associazione ATS Terra Verde per la realizzazione di attività agricola. Le aree sono state destinate alla coltivazione di grano.

Bene confiscato n. 117 - Destinazione sociale: Attivo'Coltivare per rinascere', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Camino Soggetto gestore: Associazione ARCI Caserta

Trattasi di un terreno agricolo della grandezza di 8 ettari circa localizzato in S. Maria La Fossa -località Camino, confiscato a Schiavone Saverio Paolo. Agrorinasce ha avviato un percorso di progettazione partecipata con un bando pubblico invitando i soggetti sociali del territorio a presentare un progetto sociale o produttivo di coltivazione dell'area anche per coltivazioni sperimentali come la canapa o altre colture. Il bando di assegnazione della gestione dell'area si è concluso con l'assegnazione all'Associazione ARCI Caserta per la realizzazione di una coltivazione di canapa con il progetto 'Coltivare per rinascere'. La coltivazione è stata avviata.

Bene confiscato n. 118 - Destinazione sociale: In corso di assegnazione'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Camino Soggetto gestore: Agrorinasce

Trattasi di un terreno agricolo della grandezza di oltre 3 ettari circa localizzato in S. Maria La Fossa

- località Camino, confiscato a Elio Diana. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo. Nel corso dell'anno 2016 è stato indetto un bando per l'assegnazione gratuita dell'area a soggetti del terzo settore. Il bando è in via di ultimazione.

Bene confiscato n. 119 e 120 - Destinazione produttiva: In corso di progettazione'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Vignale Soggetto gestore: Agrorinasce

Trattasi di due terreni agricoli della grandezza complessiva di oltre 2 ettari circa localizzati in S. Maria La Fossa - località Vignale, confiscati a Francesco Schiavone, Cicciariello. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo, in particolare per la coltivazione di essenze legnose per impianto di biomassa.

Bene confiscato n. 121 - Destinazione produttiva. Attivo 'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Ferrandelle Soggetto gestore: Power rinasce srl

Trattasi di un terreno agricolo della grandezza di circa 4 ettari circa localizzati in S. Maria La Fossa

- località Ferrandelle, confiscati a Francesco Schiavone, Sandokan. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo e produttivo, in particolare per la realizzazione di un impianto di biomasse con coltivazione dedicata di essenze legnose. Nelle more è stato avviato un primo progetto sperimentale per la verifica dell'efficacia del digestato prodotto dall'annesso impianto di biogas insieme alla società concessionaria Power rinasce srl e all'Università Federico II di Napoli - Dip. Agraria.

Bene confiscato n. 122 - Destinazione produttiva. Attivo 'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Ferrandelle

Soggetto gestore: Cooperativa sociale Terra Felix Onlus

Trattasi di un terreno agricolo della grandezza di circa 7 ettari circa localizzati in S. Maria La Fossa

- località Ferrandelle, confiscati a Francesco Schiavone, Sandokan. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo e produttivo, in particolare per la realizzazione di colture agricole no food.

Allo stato è poi stato dato in concessione provvisoria alla cooperativa sociale Terra Felix per la coltivazione sperimentale del cardo, nell'ambito del progetto di ricerca Cometa, finanziato dal MIUR, di cui è capofila il CREA di Caserta. Dalla lavorazione del cardo si ricavano gli oli essenziali per la produzione di bioplastica.

Bene confiscato n. 118 - Destinazione sociale: In corso di assegnazione'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Camino Soggetto gestore: Agrorinasce

Trattasi di un terreno agricolo della grandezza di oltre 3 ettari circa localizzato in S. Maria La Fossa

- località Camino, confiscato a Elio Diana. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo. Nel corso dell'anno 2016 è stato indetto un bando per l'assegnazione gratuita dell'area a soggetti del terzo settore. Il bando è in via di ultimazione.

Bene confiscato n. 119 e 120 - Destinazione produttiva: In corso di progettazione'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Vignale Soggetto gestore: Agrorinasce

Trattasi di due terreni agricoli della grandezza complessiva di oltre 2 ettari circa localizzati in S. Maria La Fossa - località Vignale, confiscati a Francesco Schiavone, Cicciariello. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo, in particolare per la coltivazione di essenze legnose per impianto di biomassa.

Bene confiscato n. 121 - Destinazione produttiva. Attivo 'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Ferrandelle Soggetto gestore: Power rinasce srl

Trattasi di un terreno agricolo della grandezza di circa 4 ettari circa localizzati in S. Maria La Fossa

- località Ferrandelle, confiscati a Francesco Schiavone, Sandokan. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo e produttivo, in particolare per la realizzazione di un impianto di biomasse con coltivazione dedicata di essenze legnose. Nelle more è stato avviato un primo progetto sperimentale per la verifica dell'efficacia del digestato prodotto dall'annesso impianto di biogas insieme alla società concessionaria Power rinasce srl e all'Università Federico II di Napoli - Dip. Agraria.

Bene confiscato n. 122 - Destinazione produttiva. Attivo'Finalità sociali', S. Maria La Fossa (CE) Indirizzo: località Ferrandelle

Soggetto gestore: Cooperativa sociale Terra Felix Onlus

Trattasi di un terreno agricolo della grandezza di circa 7 ettari circa localizzati in S. Maria La Fossa

- località Ferrandelle, confiscati a Francesco Schiavone, Sandokan. Agrorinasce ha avviato i rilievi dell'area e un'analisi di fattibilità per uso agricolo e produttivo, in particolare per la realizzazione di colture agricole no food.

Allo stato è poi stato dato in concessione provvisoria alla cooperativa sociale Terra Felix per la coltivazione sperimentale del cardo, nell'ambito del progetto di ricerca Cometa, finanziato dal MIUR, di cui è capofila il CREA di Caserta. Dalla lavorazione del cardo si ricavano gli oli essenziali per la produzione di bioplastica.

Beni confiscati in Villa Literno

Bene confiscato n. 1 - Destinazione sociale: In corso di progettazione'Finalità sociali', Villa Literno (CE) Soggetto gestore: Agrorinasce

Nel corso dell'anno 2015, Agrorinasce ha lavorato con il Comune di Villa Literno per l'assegnazione di un terreno agricolo della grandezza di circa 7.500 mq con destinazione urbanistica 'artigianale', confiscato a Alfiero Vincenzo al fine di individuare le più opportune iniziative di recupero e di valorizzazione. L'assegnazione è avvenuta nel mese di gennaio 2016. Agrorinasce sta provvedendo alla redazione di apposito studio di fattibilità per la realizzazione di un Centro Polifunzionale per il lavoro e i servizi per l'immigrazione.

Allo stato Agrorinasce sta predisponendo una nuova richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intera area.

Bene confiscato n. 2 - Destinazione sociale. Finanziamento approvato

' Centro di produzione del pomodoro di Villa Literno', Villa Literno (CE), finanziamento del Ministero dell'Interno PON Legalità 2014/2020 Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Villa Literno Soggetto gestore: Agrorinasce

Nel corso dell'anno 2015, Agrorinasce ha lavorato con il Comune di Villa Literno per l'assegnazione di un terreno agricolo della grandezza di circa 4.350 mq confiscato a Zagaria Antonio al fine di individuare le più opportune iniziative di recupero e di valorizzazione. L'assegnazione è avvenuta nel mese di gennaio 2016. Agrorinasce sta provvedendo alla redazione di apposito studio di fattibilità per attività agricola.

Allo stato Agrorinasce ha predisposto una nuova richiesta di finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell'intera area, in particolare per la coltivazione del pomodoro. Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato per il progetto ' Centro di produzione del pomodoro di Villa Literno' è stato approvato e finanziato dal Ministero dell'Interno, nell'ambito del PON Legalità 2014/2020, per l'importo di euro 1.400.000,00 unitamente al capannone confiscato a Gaetano Tavoletta.

entro di produzione del pomodoro di Villa Literno', Villa Literno (CE), finanziamento del Ministero dell'Interno PON Legalità 2014/2020 Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Villa Literno Soggetto gestore: Agrorinasce

Nel corso dell'anno 2015, Agrorinasce ha lavorato con il Comune di Villa Literno per l'assegnazione di un capannone industriale della grandezza di circa 300 mq con destinazione urbanistica 'artigianale', confiscato a Tavoletta Gaetano al fine di individuare le più opportune iniziative di recupero e di valorizzazione. L'assegnazione è avvenuta nel mese di gennaio 2016. Agrorinasce ha provveduto alla redazione di apposito studio di fattibilità per la realizzazione di un laboratorio artigianale di trasformazione del pomodoro.

Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato per il progetto ' Centro di produzione del pomodoro di Villa Literno' è stato approvato e finanziato dal Ministero dell'Interno, nell'ambito del PON Legalità 2014/2020, per l'importo di euro 1.400.000,00 unitamente al terreno agricolo confiscato a Antonio Zagaria.

Elenco dei beni confiscati recuperati a fini istituzionali da Agrorinasce e dai Comuni soci e dai Comuni amministrati

Bene confiscato n. 1 e 2 Destinazione istituzionale - Stato attivo

Scuola Media Statale, Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe

Beni confiscati a Giuseppe Natale e Bruno Salzillo, localizzati a Casal di Principe (CE) Trattasi di due beni confiscati alla camorra confinanti, localizzati a via Beethoven, che il Comune di Casal di Principe ha destinato come sede della Scuola Media Statale D. Alighieri. Il finanziamento è stato della Regione Campania, nell'ambito del protocollo d'intesa in materia di "Educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva e alla promozione di una cultura antimafia", stipulato tra la Regione Campania - Assessorato all'Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro, i Comuni di Casal di Principe e di San Cipriano d'Aversa, Agrorinasce e diverse Istituzioni di vario livello (Scuole,Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta, Ministero della Pubblica Istruzione-Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Diocesi di Aversa -Forania di Casal di Principe, ASL CE, Prefettura, Provincia di Caserta, Associazioni e Volontariato laico e religioso) per un importo complessivo di euro 800.000,00. Il Comune di Casal di Principe con tale investimento ha realizzato notevoli economie di fitti passivi, migliorando nel contempo la qualità del servizio reso agli studenti. Le attività sono iniziate nell'anno scolastico 2009-2010.

Bene confiscato n. 3 Destinazione sociale per il tempo libero- Stato attivo

Parco della Vittoria (Parco Giochi), S. Maria La Fossa (CE), finanziamento Regione

Campania

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Santa Maria La Fossa

Bene confiscato a Francesco Schiavone 'Cicciariello', localizzato a S.Maria La Fossa (CE) Trattasi di un terreno agricolo localizzato in pieno centro cittadino in località Vignale, nei pressi del Municipio, che il Comune di S. Maria La Fossa ha destinato come Parco Giochi. Sono stati utilizzati finanziamenti della Regione Campania ai sensi della LR 51/78 per l'importo di euro 180.000,00. L'opera è stata inaugurata nell'anno 2008 con la partecipazione attiva delle scuole del territorio. La società Agrorinasce, d'intesa con la stessa Amministrazione Comunale, ha utilizzato ulteriori fondi regionali per interventi di miglioramento.

Bene confiscato n. 4 Destinazione istituzionale - Stato attivo

Area Mercato 'Federico Del Prete', S. Maria La Fossa (CE), finanziamento Regione Campania

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Santa Maria La Fossa

Bene confiscato a Francesco Schiavone 'Cicciariello', localizzato a S. Maria La Fossa (CE). Trattasi di un terreno agricolo localizzato in pieno centro cittadino in località Vignale, nei pressi del Municipio, che il Comune di S. Maria La Fossa ha destinato come area mercato comunale. Il terreno agricolo è stato consegnato all'Amministrazione Comunale nel mese di marzo 2003. Sono stati utilizzati finanziamenti della Regione Campania ai sensi della LR 51/78 per l'importo di euro 310.921,00. L'opera è stata intitolata a 'Federico Del Prete', sindacalista degli ambulanti ucciso dalla camorra a Casal di Principe nell'anno 2002 per aver denunciato il racket sugli ambulanti. L'area mercato è stata inaugurata nell'anno 2009 alla presenza dei familiari dei Federico Del Prete e di importanti autorità istituzionali.

Bene confiscato n. 5 Destinazione istituzionale - Stato attivo

Ambulatori e pronto soccorso, S. Cipriano d'Aversa (CE), finanziamento Regione Campania Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di San Cipriano d'Aversa

Bene confiscato a Antonio Salzillo, localizzato a S. Cipriano d'Aversa (CE). Trattasi di un bene immobile localizzato in via Ancona con accesso in via Perugia per un totale di 513 mq distribuito su due livelli su un'area complessiva di 1.784 mq, che l'Amministrazione Comunale ha destinato per ospitare ambulatori e pronto soccorso.

Il bene fu confiscato ad agosto del 1998 e viene assegnato al Comune nello stesso anno. L'Amministrazione Comunale di S. Cipriano d'Aversa ha affidato la struttura all'ASL Caserta con un protocollo d'intesa che prevede l'utilizzo di fondi dell'ASL Caserta e del Comune di S. Cipriano d'Aversa per una prima ristrutturazione dell'immobile confiscato per l'importo complessivo di 180.000,00 euro.

L'Amministrazione Comunale di S. Cipriano d'Aversa, inoltre, in collaborazione con Agrorinasce ha richiesto ed ottenuto un finanziamento della Regione Campania per la completa ultimazione dei lavori di ristrutturazione. Allo stato l'opera è funzionante con il trasferimento dei primi ambulatori dell'ASL Caserta.

Bene confiscato n. 6 Destinazione istituzionale: Attivo

'Uffici Comunali', S. Cipriano d'Aversa (CE), finanziamento Regione Campania Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di San Cipriano d'Aversa

Bene confiscato a Basco Antonio localizzato a S. Cipriano d'Aversa (CE).

Il bene ha subito notevoli danni derivanti da atti vandalici; è stato trovato, inoltre, un bunker nascosto. Il 'Centro sociale e di formazione per persone svantaggiate', verrà gestito dall'ASL Caserta - Centro di Salute Mentale che ha previsto l'insediamento di laboratori professionali per attività psico-riabilitative e di tipo formative e professionali rivolte ad utenti con disagi psichici. Un progetto dall'alto valore sociale che coinvolgerà decine di utenti con i loro familiari. I lavori di ristrutturazione sono stati ultimati. Stazione appaltante è stato il Comune di S. Cipriano d'Aversa. Sulla struttura verrà apposto una targa in memoria ai due carabinieri Carmelo Ganci e Luciano Pignatelli, vittime del dovere, uccisi a Castelmorrone nel 1988 proprio da Basco Antonio e Spierto Pasquale, già condannati all'ergastolo in primo grado. Agrorinasce ha chiesto ed ottenuto il via libera all' apposizione della targa in memoria dei due carabinieri dal Comando Generale dei Carabinieri.

Il bene è stato inizialmente affidato in gestione all'ASL Caserta con un contratto di comodato quinquennale. Successivamente nel mese di ottobre l'ASL Caserta ha comunicato la rinuncia al bene immobile e la restituzione ad Agrorinasce. Agrorinasce ha provveduto alla restituzione dell'immobile al Comune di S. Cipriano per destinare l'immobile a uffici comunali. L'Amministrazione Comunale ha avviato e concluso l'iter amministrativo per la modifica della destinazione d'uso per finalità istituzionali. L'ufficio tecnico comunale si è insediato definitivamente lo scorso mese di aprile 2012.

Bene confiscato n. 7 Destinazione istituzionale: Stato attivo

Centro Giovanile Polivalente, S. Marcellino (CE), finanziamento Ministero dell'Interno PON Sicurezza QCS 2000-2006 eneficiario e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl

Bene confiscato a Giorgio Marano, localizzato a S. Marcellino (CE).

Il Centro Giovanile Polivalente è una struttura che si doterà di una serie di funzioni che sosterranno l'aggregazione, la formazione e l'educazione dei minori e dei giovani e per uffici pubblici, in particolare per i vigili urbani.

L'importo del progetto è pari a 516.000,00 euro, finanziato dal Ministero dell'Interno, nell'ambito del PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno QCS 2000/2006 - Progetto Pilota: Terra di Lavoro: Legalità e Sviluppo'. La stazione appaltante è stata la società Agrorinasce. La struttura è in funzione e gestita dalla stessa Amministrazione Comunale.

Bene confiscato n. 8 Destinazione sociale: Stato Attivo

'Casa Don Diana: (ex Comunità alloggio per adolescenti)', Casal di Principe (CE), finanziamento Regione Campania

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe

Bene confiscato a Coppola Egidio localizzato a Casal di Principe (CE).

La villa confiscata sorge su un'area di 1.300 mq circa, con un immobile di due livelli per complessivi 650 mq.

Nell'anno 2004, Agrorinasce e il Comune di Casal di Principe hanno ottenuto il finanziamento dalla Regione Campania per l'importo di 200.000,00 euro per destinarla ad una comunità alloggio per adolescenti in attesa di affido familiare. La struttura è stata dedicata a Don Peppe Diana per il suo lavoro in vita accanto ai giovani. E' stata assegnata in gestione dall'ASL Caserta ed è stata attiva fin dall'anno 2007, ospitando in media tre bambini in attesa di affido familiare, laddove la normativa regionale consente un massimo di sei bambini. Nell'anno 2012 l'ASL Caserta ha avviato la trasformazione della struttura residenziale in struttura sanitaria con l'apertura di un Centro Diurno. I lavori sono stati interrotti a causa di atti vandalici e ora il Centro è in attesa di una nuova destinazione. Nel corso dei cinque anni di attività, Agrorinasce e l'ASL Caserta sono stati impegnati in molteplici iniziative di solidarietà a favore dei bambini ospiti e la Casa Don Diana è stata luogo di iniziative pubbliche di diffusione della cultura della legalità.

Nel corso dell'anno 2014 il bene immobile è stato restituito al Comune di Casal di Principe per essere destinato a Polo Museale. E' stato affidato al Comitato Don Peppe Diana.

Bene confiscato n. 9 - Destinazione istituzionale: Attivo

'Isola ecologica', Casal di Principe (CE), finanziamento Ministero dell'Ambiente Indirizzo: via Marco Polo

Beneficiario e Stazione Appaltante: Comune di Casal di Principe

Bene confiscato a Sebastiano Panaro, localizzato a Casal di Principe (CE).

Trattasi di un terreno di 984 mq localizzato in via Marco Polo usato come deposito di mezzi d'opera. La società Agrorinasce ha presentato al Comune di Casal di Principe il progetto esecutivo per la realizzazione di un'isola ecologica per l'importo di euro 250.000,00, approvato con delibera n.90 dell'11 novembre 2013. La richiesta di finanziamento è stata inoltrata dal Comune al Ministero dell'Ambiente ed approvata. È stato avviato e concluso il bando di gara per i lavori di ristrutturazione, a cura del Comune di Casal di Principe. I lavori sono stati ultimati e l'isola è stata affidata dal Comune alla ditta incaricata della raccolta dei rifiuti solidi urbani e alla raccolta.

Bene confiscato n. 10 Destinazione sociale per il tempo libero: Stato attivo

Parco della Legalità, Casal di Principe (CE) - finanziamento Ministero dell'Interno - PON

Sicurezza QCS 2000-2006, Regione Campania e Comune di Casal di Principe

Indirizzo viale Europa

Beneficiario e Stazione Appaltante del 1° lotto: Agrorinasce scrl

Beneficiario del 2° lotto: Comune di Casal di Principe e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl Beneficiario del finanziamento per acquisto arredi e attrezzature: Comune di Casal di Principe e Stazione Appaltante: Agrorinasce scrl Soggetto gestore: Comune di Casal di Principe

Su di un'area confiscata a Francesco Schiavone Sandokan, Agrorinasce ha progettato e realizzato il Parco della Legalità, un'area polifunzionale con la costruzione di un piccolo teatro-auditorium con 180 posti, verde attrezzato, parcheggio e un monumento per la legalità.

L'importo complessivo del progetto è stato pari a circa 540.000,00 euro ed è stato finanziato dal Ministero dell'Interno, nell'ambito del PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno QCS 2000/2006 - 'Progetto Pilota: Terra di Lavoro: Legalità e Sviluppo', al quale sono stati poi aggiunti 50.000,00 euro dal Comune di Casal di Principe per l'ampliamento del palco e 120.000,00 euro dalla Regione Campania per l'acquisto delle attrezzature audio, video e luci. La struttura è in funzione dal mese di luglio 2008, data di inaugurazione della stessa da parte dell'allora Ministro dell'Interno, on. Roberto Maroni. Annualmente vengono svolte manifestazioni teatrali, musicali e cineforum per i cittadini e gli studenti del territorio. Il Teatro è gestito da Agrorinasce. Per otto anni è stata svolta una rassegna teatrale che ha coinvolto in media 8 compagnie teatrali amatoriali del terzo settore. Nell'anno 2018 il teatro è stato riconsegnato al Comune di Casal di Principe.