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Macerata Campania, "Sant'Antuono" varca le porte dell'Europa PDF Stampa E-mail
Venerdì 20 Giugno 2014 18:29

MACERTATA CAMPANIA- Macerata Campania e la sua tradizionale festa di Sant’Antuono ha varcato i confini dell’Europa. Lo scorso 4 giugno, l’associazione “Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa” è stata accreditata dall’Unesco come Ong (Organizzazione non governativa) al fine di offrire servizi di consulenza al Comitato Intergovernativo così come previsto dalla Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale. A partecipare all’assemblea Generale degli Stati, a Parigi, il presidente dell’associazione, Alfonso Munno, e gli altri rappresentanti Domenico Salzillo, Vincenso Capuano e Raffele Piccirillo, insieme al presidente del consiglio comunale, Donato Capuano. “Ho provato un’emozione particolare – racconta Donato Capuano - avendo la possibilità di far conoscere le proprie realtà e tradizioni al mondo intero. Tornando da Parigi, politicamente parlando, mi sento di aver dato qualcosa alla mia terra in quanto mi sono recato lì prima come cittadino maceratese e poi come amministratore. Questo riconoscimento non è un punto di arrivo ma di partenza perché penso che si possa fare ancora di più per mantenere viva questa tradizione. Ringrazio l’associazione – continua il presidente - e tutti gli studiosi che hanno fatto conoscere la nostra tradizione. In particolare, nella sede dell’Unesco, il mio ricordo è andato al professore Pasquale Capuano, vice presidente della Società di Storia Patria di Caserta, che è scomparso tre anni fa e che ha dato tanto a Macerata grazie alle sue ricerche e ai suoi studi. L’ho sentito lì con noi a Parigi. In futuro? – conclude Capuano - Miriamo ad avere il patrocinio dell’Unesco”. “ Sono orgoglioso di questo riconoscimento – spiega Alfonso Munno, presidente dell’associazione - Sono da trent’anni alla guida, prima del comitato e poi, dal 2008, dell’associazione “Sant’Antuono e le Battuglie di Pastellessa”, e mai avevamo avuto una soddisfazione simile. Andremo avanti sempre meglio. È in progetto, infatti, una collaborazione con altre associazioni e soprattutto con le scuole. Andremo a parlare con gli studenti – conclude - e faremo delle iniziative nelle scuole proprio per portare avanti la tradizione attraverso la testimonianza di noi veterani che siamo cresciuti con questo tipo di manifestazioni”. Per Vincenzo Capuano, segretario del sodalizio “la positiva conclusione del complesso procedimento di accreditamento presso l'Unesco avviato nell'anno 2011 porta un grande lustro a Macerata Campania. Dal prossimo mese di novembre – prosegue - incominceremo a partecipare alle Sessioni annuali del Comitato Intergovernativo Unesco prendendo parte ai lavori in qualità di Ong. L'impegno della nostra Associazione sarà a 360°, con la promozione in modo corretto del Patrimonio culturale immateriale a cui si affianca il lavoro di studio e ricerca effettuato dal nostro Centro Studi Historia Loci, con il grande lavoro svolto dalle Battuglie di Pastellessa e soprattutto con la creazione di progetti di salvaguardia condivisi con le altre comunità e tradizioni. Una particolare riconoscenza va al Comitato ICHNet e ai coordinatori Giuseppe Torre e Barbara Terenzi, per il continuo supporto fornito all'Associazione nella fase di accreditamento". Intanto il 26 giugno alle 18 nell’aula consiliare del Comune di Macerata Campania, l’associazione “Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa” annuncerà a tutta la popolazione l’accreditamento come Ong all’Unesco, con un convegno dal titolo “L’importanza del nostro patrimonio culturale immateriale”.

 

Il sindaco Munno: “È tutto per la città”.

Soddisfatto il primo cittadino di Macerata Campania, Luigi Munno. “La festa di Sant’Antuono è tutto per la nostra città. In questa manifestazione – spiega il sindaco Munno - c’è tutta la tradizione e la storia di Macerata. Avere, poi, riscontro in una dimensione che va oltre il confine nazionale non può essere che motivo di orgoglio per la cittadinanza e per chi la rappresenta. Spero che la festa si ingrandisca sempre di più perché abbiamo fatto davvero degli sforzi enormi per raggiungere questi obiettivi. Molti artisti nazionali e internazionali – continua il primo cittadino - si avvalgono della collaborazione di musicisti come i bottari ma non tutti conoscono la loro storia e le loro origini. Macerata Campania è la patria della musica “a pastellessa” ed è la madre della festa in onore a Sant’Antonio Abate. La festa, le battuglie, il tipico piatto “pasta e llessa” (cioè la pasta con le castagne), il suono delle botti dei tini e delle falci, i carri allegorici, nascono nella nostra città. Come amministrazione comunale - conclude Luigi Munno – in collaborazione con la Regione Campania e in seguito a questo importante riconoscimento europeo, vogliamo dare uno scenario più importante a Macerata e inserirla in un contesto regionale che la riconosca come madre della “Pastellessa”. Provvedimento già approvato dalla giunta comunale con la delibera del 21 novembre 2012 e intitolata: "Interventi di salvaguardia e sostegno del patrimonio culturale immateriale e della diversità culturale della comunità di Macerata Campania e riconoscimento della Festa di Sant’Antuono", che ha dato al Comune casertano il titolo di "Paese della Pastellessa". Con questa delibera la festa di Sant'Antuono e le espressioni culturali ad essa inerenti, come la musica a “Pastellessa”, è stata riconosciuta come “Patrimonio culturale immateriale” di Macerata Campania.

 

Il plauso del presidente della commissione Unesco per l'Italia, Giovanni Puglisi.

In merito abbiamo ascoltato Giovanni Pugliesi, presidente della commissione Unesco per l’Italia, nonché rettore della Libera università di Lingue e Comunicazione di Milano. “Tradizioni musicali e popolari come quelle della Battuglia di Pastellessa di Macerata Campania - ha spiegato - hanno un’importanza fondamentale non solo per l’Italia ma per tutto il mondo. Questo tipo di manifestazioni fanno parte del patrimonio immateriale che realizza l’identità nazionale di un popolo. Sono queste consuetudini, storie, cosiddette minori, ma in realtà alternative, a costituire il fondamento di una nazione e sulla base di queste identità, si costruisce anche il carattere di un intero popolo. A lungo – prosegue Puglisi - l’Unesco ha tutelato esclusivamente il patrimonio storico-artistico ma, rendendosi conto che c’erano nazioni che non avevano particolari eccellenze, bensì importanti tradizioni del patrimonio immateriale, ha cominciato a tutelarlo. Il primo patrimonio immateriale tutelato è stata la piazza Jamal El Fna di Marrachech che non è un monumento ma un luogo dove si realizza storia e cultura. In qualche modo la tradizione musicale è tutto ciò che ne è corollario di Macerata Campania ha lo stesso valore formativo. In realtà – conclude il presidente -l’idea del patrimonio immateriale è nata anche perché le nazioni che avevano grandi monumenti avevano avuto anche grandi ricchezze e grandi poteri”.