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Caserta, Squeglia: Un piano di sviluppo integrato per ridisegnare le periferie di Marcianise PDF Stampa E-mail
Mercoledì 27 Maggio 2009 11:20

MARCIANISE –Una periferia, così come ogni nuovo agglomerato urbano, - incalza il candidato sindaco Pietro Squeglia, sostenuto dalle liste “Liberi e Forti” e “Popolari per Marcianise”, non può vivere solo di edilizia (pubblica o privata che sia).

Infatti, spesso le periferie spesso sono condannate al disinteresse di chi è chiamato a governare un’amministrazione. Ciò è accaduto e accade, perché nascono e crescono male, senza essere progettate in un disegno più ampio. Invece, hanno bisogno di strade, di infrastrutture, di servizi, di un piano di sviluppo economico integrato.

Può diventare polo economico, sociale e culturale. Ha bisogno di ciò che si chiama ‘governo del territorio’. Serve un piano integrato. Un piano che preveda interventi decisivi e risolutivi alla crescente richiesta di spazi aggregativi, sociali e sportivi attraverso l’utilizzo di fondi regionali; alla realizzazione di aree attrezzate a verde pubblico, alla collocazione di uffici distaccati”.

Un piano dunque che sappia procedere, via via nel tempo, facendo dell’ascolto quotidiano e continuo il suo principale metodo, anche pensando a un luogo fisso ove l'amministrazione si confronti e dialoghi con i cittadini. Un piano – prosegue il professore - che realizzi e trasferisca qui le occasioni di aggregazione (sociale e culturale, per bambini, giovani e anziani) e sappia indirizzare qui le opportunità di sviluppo economico e di crescita di questi cittadini, anche sotto il profilo occupazionale dei giovani. Ai giovani, proprio partendo dalle periferie, deve essere riservata attenzione particolare.

E’ possibile, mettendoci a lavorare sul serio come intendiamo fare, creare le condizioni perché le difficoltà di questo nostro territorio si trasformino in opportunità di lavoro per i giovani, che vanno incentivati al coraggio di fare impresa, anche piccole imprese, puntando su innovazione, ricerca e capacità di fare rete. Penso all’ambiente, ai rifiuti”.

Due problematiche gravi che possono trasformarsi in ricchezza e diventare incubatori d’impresa al servizio del territorio.