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Caserta, Riccardo Ventre sulle Europee a L Espresso: Cosa mi manca? PDF Stampa E-mail
Sabato 23 Maggio 2009 15:34

CASERTA - Riccardo Ventre si sa, le sue buone conoscenze le ha sempre coltivate. Anche nella stampa nazionale. Non è un caso che qualche anno fa, quando Guido Quaranta - il più ambito dei parlamentaristi - pubblicò il suo miglior libro sui politici italiani, citò i due fratelli da Formicola: Tommaso e Riccardo.

Ventre, europarlamentare uscente, il più votato nello scorso mandato dietro il premier con circa 90 mila preferenze o qualche cosa in meno, non si attedeva di non essere ricandidato. Ma, appena ha parlato con il Cavaliere e ha saputo che bisognava fare rinnovamento nel Pdl, ha abbozzato e non ha proferito commento.

Ora, a distanza di qualche tempo da quel colloquio e poco prima delle elezioni, ha affidato a L'Espresso - il più importante settimanale politico italiano - il suo giudizio: "Ho pure tre lauree e conosco le ligue, cosa mi manca?.

Il corrosivo settimanale romano abbozza una risposta meno seria ispirata alle veline - leggere per credere, è sul numero di questa settimana, in un servizio di Marco Damilano - e poi svela che Ventre è stato sacrificato sull'altare della ragion di Stato per salvare il molisano Pino patriciello, fresco acquisto dall'Udc con qualche guaio giudiziario.

Ma Ventre è uno accorto: un politica di razza Democristriana, la migliore in definitiva. Quale impegno politico avrà strappato al Cavaliere?