Caserta / L'Eco intervista Carlo Marino: Sarò il sindaco a difesa dei più deboli Stampa
Scritto da Antonio Luise'   
Giovedì 02 Giugno 2016 14:05

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CASERTA - Cosa faranno i sindaci se saranno eletti. Quali sono i loro programmi per il capoluogo? Le idee? Le strade che decideranno di percorrere? E' il motivo per cui l'Eco di Caserta porrà ai vari candidati sindaci le stesse domande: per capire cosa intendono fare della città capoluogo. In un momento in cui tutti pensano alle affermazioni di principio, noi ci preoccupiamo della sostanza.

Con le dovute scaramanzie del caso, qual è la prima cosa che farà da Sindaco?

"Credo che, vista la situazione di crisi e di difficoltà che stiamo vivendo, la priorità assoluta sia la protezione sociale e la difesa dei più deboli. Pertanto, credo che i primi provvedimenti siano orientati ad una totale riorganizzazione del settore delle politiche sociali, che deve essere calibrato sulle reali esigenze di chi ha bisogno".

In un comune dissestato come il nostro, non è un peccato mortale aver sprecato negli anni diversi fondi comunitari? Quelli a noi destinati, infatti, spesso ritornano indietro a causa della nostra incapacità nel saperli spendere. Ha progetti importanti per potervi ambire sì da migliorare la nostra città?

"Istituiremo da subito un Ufficio di piano destinato alla redazione di progetti che possano risultare destinatari di fondi europei. Il vero problema, che non ha consentito a Caserta di accedere ai finanziamenti comunitari, è stata la totale incapacità di avere una visione della città e, di conseguenza, di redigere progetti seri ed organici, in grado di poter ricevere attenzione e finanziamenti da parte dell'Unione Europea. In tal senso, l'Ufficio di piano sarà gestito direttamente dallo staff del sindaco. Credo che il primo cittadino debba avere dirette responsabilità in questo settore".

Caserta, da tempo immemore, staziona agli ultimi posti per qualità della vita. Va bene impegnarsi per le grandi opere, volano importante per un sano rilancio dell'economia, ma non crede che prima di iniziare a correre la nostra città dovrebbe riprendere quantomeno a camminare (pensiamo alle strade da sistemare, la sicurezza e il decoro urbano, piste ciclabili, piano traffico, ztl etc)

"Lo sto ripetendo dall'inizio della campagna elettorale: Caserta deve tornare ad essere una città normale, dopo un periodo di eccezionalità e di profonda crisi istituzionale e sociale. E' fondamentale avere una visione di città ben precisa, ma è altrettanto importante partire dalle questioni basilari, che purtroppo mancano in questa città. Sicurezza, decoro urbano, riqualificazione delle strade, delle aree verdi e degli spazi di socialità sono assolute priorità".

Secondo lei il Policlinico sarà mai completato?

"Certamente. E' un dovere di tutti noi lavorare affinché quest'opera, fondamentale per lo sviluppo dell'intero territorio, arrivi a compimento. Va riscritto l'accordo di programma e il Comune deve assumere un ruolo di guida nel processo di realizzazione del Policlinico. Inoltre, attorno a questa struttura deve nascere un Polo di sviluppo che metta assieme diverse attività produttive, a partire dal settore farmaceutico e chimico, che devono rappresentare il naturale indotto del futuro Policlinico".

Parlando di salute, affrontiamo il discorso cave. A quando la loro completa e definitiva chiusura e cosa immagina al loro posto?

"Secondo quanto stabilito dalla Regione Campania le nostre cave dovranno terminare la loro attività entro il 2017 e i proprietari dei siti sono già impegnati a svolgere attività di riqualificazione. Nella cava più grande abbiamo previsto la realizzazione di una grande azienda agricola e di un enorme oliveto. La sfida dello sviluppo economico unito alla bonifica ambientale è di vitale importanza e noi intendiamo vincerla attraverso la realizzazione del Parco urbano dei Colli Tifatini".

Problema rifiuti: riuscirà Caserta a divenire un comune virtuoso?

"Per quanto concerne la raccolta differenziata la città di Caserta è già a buon punto. Credo che sia importante completare il ciclo integrato dei rifiuti, mettendosi in linea con quanto stabilito dal Piano regionale. Potenziare ancor di più la differenziata, così come l'attività di riciclo e di recupero dei materiali comporterebbe una maggiore tutela dell'ambiente nonché un notevole risparmio nell'attività di smaltimento".

Cosa fare, secondo lei per una seria politica turistica del territorio? Qualche mese fa una manifestazione semplice e realizzata senza fondi pubblici è diventato un modello per tutta la Campania e l'Italia, sto parlando della maratona dantesca. Come incentivare iniziative culturali simili e non vetrine inutili come le Leuciane?

"Credo che a Caserta debba nascere un Polo turistico che metta in rete i nostri grandi asset turistico-culturali, ovvero la Reggia, San Leucio e Casertavecchia, creando degli appositi circuiti che valorizzino anche le nostre immense risorse enogastronomiche, paesaggistiche e culturali. L'obiettivo deve essere far entrare la Reggia e gli altri tesori all'interno della città di Caserta. Ed esempi come la Maratona Dantesca fanno bene. Immaginiamo politiche di incoming serie, affinché il flusso turistico in arrivo verso i nostri beni culturali riesca, almeno in buona parte, a trasferirsi all'interno della città, portando delle conseguenze virtuose per l'economia generale".

Lo sport, da tradizione una delle eccellenze del nostro territorio, nonostante la passione di tanti, sta segnando il passo e gli stessi impianti necessitano di migliorie. Cosa ci può dire in merito?

"Lo sport ricopre un importantissimo ruolo sotto il profilo sociale e la nostra città vanta tradizioni di eccellenza in questo settore. Pertanto è naturale che l'amministrazione comunale dedichi la giusta attenzione a questa materia. Ho incontrato più volte l'assessore regionale allo Sport, Lucia Fortini, alla quale ho già rappresentato la necessità di intervenire sugli impianti sportivi della nostra città, a partire dallo stadio "Pinto". Dobbiamo essere bravi ad intercettare gli eventi in programma per le Universiadi, che avranno ricadute positive sul nostro territorio proprio sotto questo punto di vista. E' un argomento che ci sta a cuore e sul quale insisteremo fino a quando non troveremo adeguate soluzioni".

I cittadini chiedono legalità, trasparenza e operosità. Un suo giudizio su queste legittime aspirazioni.

"Quelle che per i cittadini sono legittime aspirazioni per noi che ci candidiamo al governo della città appaiono come un dovere. Realizzeremo una riforma della macchina amministrativa che garantisca la massima trasparenza e l'efficienza nel governo della città. Firmeremo subito un protocollo d'intesa con l'Autorità Nazionale Anticorruzione e Raffaele Cantone per avere un controllo costante e capillare degli atti amministrativi. Il Comune deve diventare una 'Casa di Vetro', dove i cittadini abbiano il diritto a controllare ogni azione compiuta da parte di chi governa. Inoltre, provvederemo a rimotivare i dipendenti comunali e ad effettuare una forte attività di formazione. L'efficienza rappresenta il miglior sistema per garantire la trasparenza".