Dissesto bis, l'imprendiore Pagano scrive al ministro Di Maio e rivendica dignità per la sua azienda Stampa
Scritto da Antonio Luisè   
Venerdì 27 Luglio 2018 09:25
CASERTA - Creditore per importanti somme di denaro, ma in difficoltà economica vista la difficile previsione nella quale potrà vedere il suo credito estinto.

E' la storia di Mario Granata Pagano, imprenditore con diversi appalti pubblici vinti con il comune di Caserta. Nei gironi scorsi ha voluto rendere pubblica la sua assurda situazione attraverso una lettera aperta al ministro del Lavoro Luigi Di Maio pubblicata sulle pagine nazionali del quotidiano il Mattino.  

Pagano denuncia la situazione di difficoltà in cui sono piombate le sue imprese a causa dell’enorme credito che hanno con il Comune di Caserta che ha ‘congelato’ tutto con la doppia dichiarazione di dissesto.  50 milioni di euro dall’ente di Palazzo Castropignano, congelati e azienda in seria difficoltà.

Ecco il testo della lettera:

Signor ministro, il suo atto da legislatore porta il nome ‘dignità’, ma lo Stato è sempre custode della propria dignità? Il giurista Stefano Rodotà ha più volte richiamato comportamenti dello Stato da lui stessi definiti ‘indignità istituzionale’. I debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese sono un dramma, ma forse c’è di peggio. E’ dignitoso per uno stato approvare una legge ‘ad personam’ che consente ai comuni di dichiarare il dissesto finanziario, mandando al macello i creditori? Una legge più volte censurata dalla corte europea dei diritti dell’uomo. E’ dignitoso consentire ad un comune capoluogo di dichiarare due volte di seguito il dissesto finanziario, impedendo il pagamento ai creditori per oltre dieci anni? Circostanze che hanno cambiato il volto delle nostre imprese ieri con 700 dipendenti, oggi con 25 avvocati! La ‘dignità’ è un diritto che andrebbe garantito a tutti coloro che, nel silenzioso impegno quotidiano, affrontano le difficoltà dei nostri tempi. Con doverosa osservanza