Roma, dopo lunga malattia è volato in cielo il magistrato Ferdinando Imposimato Stampa
Martedì 02 Gennaio 2018 15:03

ROMA - Se ne va uno dei grandi protagonisti della storia politica e della magistratura degli ultimo 40 anni del nostro Paese. Ci ha lasciato Ferdinando Imposimato. Il decesso questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma, dov’era ricoverato da qualche giorno.

Era nato a Maddaloni (Caserta) il 9 aprile 1936. Nella sua lunga carriera di magistrato, è stato giudice istruttore di alcuni tra i più importanti processi di terrorismo, come quello per il caso Moro e quello per l’attentato al Papa. Tra i casi di cui si era occupato, anche l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Nella sua carriera di magistrato si era occupato anche di criminalità organizzata, impegno pagato a caro prezzo: nel 1983 suo fratello era stato ucciso per una vendetta trasversale dalla camorra.

LA CARRIERA POLITICA

Imposimato è stato anche trai protagonisti della politica. Nel 1987 è stato eletto al Senato come indipendente di sinistra nelle liste del Pci, nel 1992 fu eletto Camera e poi nel 1994 nuovamente al Senato. Nel 2013 il Movimento Cinquestelle lo aveva indicato come possibile Presidente della Repubblica, insieme a una rosa di altri nomi. 

IL CASO MORO

Molti i libri firmati dal magistrato 81enne sul terrorismo e sulle stragi. In particolare, Imposimato riteneva che esistesse un filo rosso che univa tutta una serie di delitti politici avvenuti in Italia, a partire dalla strage di Portella della Ginestra per arrivare agli omicidi di Falcone e Borsellino. Aveva puntato il dito contro i servizi segreti stranieri, ma le sue tesi, tra cui quella di un coinvolgimento degli Stati Uniniti nel caso Moro, non avevano trovato riscontro. Tra le “verità alternative” alle quali aveva dato voce, anche quella che Washington conoscesse in anticipo i piani di Al Quaeda per distruggere le torri gemelle, ma non avrebbe fatto nulla per impedire la strage. 

L’AVVICINAMENTO AL MOVIMENTO CINQUE STELLE

Per il magistrato, inoltre, il gruppo Bilderberg avrebbe avuto un ruolo di rilievo nella strategia della tensione italiana, in particolare quello di mandante degli attentati. Pochi mesi fa aveva assunto posizioni critiche anche sui vaccini, arrivando ad adombrare un peso di questi ultimi nella morte di una bimba per malaria avvenuto all’ospedale di Trento.Negli ultimi anni di attività, Imposimato si era avvicinato alle poszioni del Movimento Cinque Stelle che lo aveva indicato il suo nome, tra gli altri, come possibile presidente della Repubblica. I funerali si svolgeranno a Roma.

IL M5S: “GRANDE GIURISTA E SPLENDIDA PERSONA”

«Con Ferdinando Imposimato non sparisce soltanto un magistrato integerrimo e un grande giurista» scrive in una nota il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. «Ma va via anche una persona splendida, di grande umanità e sensibilità. Per tutto il M5S sono momenti di enorme dolore, perché Imposimato ha rappresentato una luce vivida, una guida sicura sul percorso che abbiamo da anni intrapreso nella lotta alla corruzione, al malaffare e alle mafie. Esprimiamo il nostro cordoglio più profondo e la vicinanza ai suoi familiari».

IL RICORDO DI APPENDINO E DI MAIO

Per la sindaca di Torino Chiara Appendino «ci lascia un uomo che ha incarnato nella maniera più compiuta il valore delle Istituzioni. Grazie di tutto, Giudice Imposimato». Per Luigi Di Maio: «Grande tristezza per la scomparsa di Ferdinando Imposimato, magistrato simbolo della lotta alle mafie e alla corruzione, uomo che ha sempre combattuto per la giustizia. Ci mancherà tanto. Alla sua famiglia va tutta la mia vicinanza».