Caserta, Cicala: Seguiamo l'esempio di Picascia, imprenditore che denuncia il racket Stampa
Mercoledì 04 Giugno 2008 08:17
CASERTA - “La testimonianza di coraggio, senso civico e impegno sociale dell’imprenditore Antonio Picascia è un esempio da additare e seguire. Al titolare della Cleprin – cui Confindustria Caserta non ha fatto mai mancare la propria solidarietà e tutto l’appoggio possibile in un momento che è stato ed è sicuramente ancora difficile per lui, la sua famiglia, l’azienda e gli stessi dipendenti – l’associazione degli imprenditori di Terra di Lavoro rinnova la propria solidarietà e assicura vicinanza e sostegno”.Lo ha detto il presidente di Confindustria Caserta, Carlo Cicala, a margine del servizio giornalistico andato in onda nel Tg2 delle 13,30 della Rai, in cui l’imprenditore chimico di Sessa Aurunca, che nei mesi scorsi ha denunciato e fatto arrestare emissari di un tentativo estorsivo, ha raccontato e ribadito con coraggio, a viso aperto e parole chiare la sua esperienza. “Ho fatto semplicemente il mio dovere, ha risposto Antonio Picascia al giornalista che chiedeva il senso di un gesto tanto coraggioso quanto comprensibilmente difficile. E’ la risposta – ha commentato Cicala – che mi piacerebbe ascoltare sempre. E’ la risposta che noi tutti, imprenditori, istituzioni, professionisti, gente comune e giovani dovremmo avere il coraggio di dare sempre, in ogni manifestazione della nostra vita, oltre che per sottolineare senza tentennamenti la denuncia di odiosi soprusi”.“So bene quanto sia difficile, soprattutto alla luce di recenti drammatici episodi, assumere e ribadire questa posizione che è ormai di tutto il sistema confindustriale e condivisa da tutte le persone perbene. Ma è in momenti come questi che non dobbiamo cedere spazio allo sconforto, alla rassegnazione, ma fare quadrato con le istituzioni, con le forze dell’ordine, con la magistratura, in una, con lo Stato, e reagire”. “La malavita è una pianta che non soltanto soffoca l’economia e lo sviluppo, ma mette a rischio la stessa convivenza civile”, ha detto Cicala. “La camorra è una pianta che può e deve essere sradicata. E’ questo l’insegnamento che ci viene da Picascia e che tutti noi dobbiamo avvertire il dovere di seguire e alimentare con l’esempio”.