Contenuto Principale
Maddaloni, Duchi, Signori e Popolani invadono l’Annunziata con la Fondazione Giuseppe Ferraro PDF Stampa E-mail
Scritto da Michele Schioppa   
Lunedì 13 Novembre 2023 17:12

MADDALONI (Caserta) – Come anticipato qualche giorno fa, sabato 11 novembre nello splendido scenario della Chiesa dell’Annunziata di Maddaloni si è tenuta la kermesse Duchi, signori e popolani, organizzata dalla Fondazione Giuseppe Ferraro.

La serata che è stata introdotta con un pensiero all’on. Antonio Del Monaco prematuramente scomparso nella tarda mattinata a cura del dott. Ferraro, come è visibile nel video della serata disponibile al seguente link.

Un particolare contributo alla redazione di quest’articolo e con esso il mio personale ringraziamento va al prof. Clemente Sparaco, per le info dettagliate sulla serata, autore dei testi e della ricerca storica che ha dato vita alla manifestazione.

Giungendo a trattare la serata, va detto che la voce narrante, Mariella Lombardi, ha accompagnato gli spettatori nel viaggio attraverso la storia, intramezzata da lettrici che hanno recitato testi e documenti storici. Coreografie della maestra Danila Antoniciello su sinfonie d’epoca si sono alternate a tarantelle e brani musicali rievocativi del periodo fra ‘600 e ‘700.

Come ci riferisce Clemente Sparaco, né ci sarebbe potuto essere scenario migliore quando è comparso sul palcoscenico il Duca di Maddaloni Marzio II che ha declamato il suo testamento (refuta del 1604), ricordando di aver lui impreziosito la Chiesa dell’Annunziata del magnifico cassettonato del Balducci. Un accento di commozione ne ha rotto la voce quando ha menzionato la tomba in cui è tumulata nella cappella Carafa (a destra dell’altare) sua figlia Roberta, morta nel 1603 nel fiore degli anni.

Sempre il professore di Filosofia di Maddaloni continua riferendo che si è evocata anche la misera vita dei contadini fra la rivolta di Masaniello del 1647, la peste del 1656 e il terremoto del 1688. Intanto, Francesca di Vico offriva un’effervescente interpretazione di ‘O guarracino.

Quindi, in forma di commedia è stato inscenato il processetto matrimoniale di Antonio De Vico e Candida Masullo, genitori del grande filosofo Giambattista Vico. A fronte del notaio di Curia e del cancelliere si sono presentati gli sposi e i rispettivi testimoni, tutti interpretati da giovani studenti del Liceo scientifico Nino Cortese e della scuola media Enrico De Nicola. Erano tutti librari e cartari di San Biagio alli librari, nella finzione scenica come nella realtà, accomunati dal provenire dal paese (da Maddaloni) e animati dal testimoniare la probità dei nubendi.

Una struggente interpretazione de La nova gelosia, da parte di Michele Sposito De Lucia, ne ha coronato la gioia.

L’intervento finale del Sindaco ha suggellato la manifestazione, che ha riscosso un grande successo di pubblico.

Di seguito sono elencati nei rispettivi ruoli quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento.

Voce narrante: Mariella Lombardi

Lettrici: Maria Sparaco, Lucia Caprio, Ilary Spalliero

Voci soliste: Francesca Di Vico - Michele Sposito De Lucia

Duca: Vincenzo D’Errico

Canti e Danze: Pasquale Di Matteo e Associazione Germogli – Danila Antoniciello e scuola Vaganova Ballet

Notaio Mattia Della Peruta

Cancelliere: Domenico Razzano

Usciere: Luigi Tedesco

Sposi: Piscitelli Antonio e Sara Carafa

Testimoni sposo: Salvatore Ragnino, Giuseppe Farina

Testimoni sposa: Alessandro Di Lucca, Sara Pesce

Don Novello: Francesco Della Ventura

Regia: Rita Pisanti

Maestri musica: Massimo Razzano, Pietro Vinciguerra

Scenografia: Vincenzo Gagliardi

Grafica: Giovanna Ferraro

Testi e ricerca storica: Clemente Sparaco

Consulenza storico artistica: Marco Lombardi

Direttore tecnico: Enzo Del Giudice

L’occasione del presente riepilogo per ringraziare quanti si sono adoperati nella realizzazione di questo evento e delle iniziative volte alla promozione dell’’identità e della cultura del territorio.