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Caserta, la Finanza scopre truffa di un milione all'Inps di Piedimonte Matese: 70 indagati PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Giugno 2008 17:25

PIEDIMONTE MATESE (Caserta) - Assegni familiari a persone celibi e senza figli, indennità indebitamente percepite "in massa" da interi gruppi familiari (madre, padre, figli, fratelli e altri parenti di gruppi), liquidazioni a favore di soggetti inesistenti.

Sono alcuni degli episodi emersi nel corso di un'indagine della Gdf di Caserta, che ha denunciato 70 persone alla procura di Santa Maria Capua Vetere per una truffa da 1 milione di euro ai danni dell'Inps di Piedimonte Matese. In particolare, secondo i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, la truffa era perpetrata attraverso la produzione e l'utilizzo di falsa documentazione amministrativa in materia di lavoro, per il riconoscimento delle diverse indennità previste nel settore, quali la disoccupazione ridotta, le prestazioni agricole, gli assegni al nucleo familiare.

Tra i denunciati anche un funzionario dell'Inps, ritenuto l'ideatore della frode, che curava personalmente l'istruzione delle pratiche mendaci mediante indicazione e successivo inserimento negli archivi informatici di dati inesistenti, o alterati, forniti dai soggetti compiacenti.

L'ingegnoso sistema si articolava, secondo la Gdf, su accordi diretti fra il funzionario e i potenziali destinatari delle indennità ai quali veniva promessa, seppur in assenza di requisiti, la corresponsione delle diverse somme previste dalla vigente normativa occupazionale, dietro ricompensa in contanti pari al 50% dell'importo erogato.Per depistare i controlli il funzionario ideatore della truffa aveva appositamente modificato alcune generalità delle persone destinatarie degli emolumenti, al fine di creare confusione nella ricerca e individuazione delle stesse.

La meticolosa disamina della documentazione amministrativa e bancaria, acquisita presso diversi Istituti di Credito ed Uffici Postali, nonchè la collaborazione ricevuta dall'Ispettorato centrale dell'Inps, ha permesso di individuare una variegata platea di indebiti percettori del denaro pubblico sparsi in diversi comuni dell'alto casertano (nella maggior parte a Piedimonte Matese, Alife, Gallo Matese, Gioia Sannitica e Alvignano); fra i tanti sono stati individuati commercianti e amministratori di società, cui sono state pagate indennità di disoccupazione, ovvero per prestazioni agricole mai eseguite.