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Caserta, incassave i bolli auto pagati dai cittadini per sé: scoperta truffa per 100mila euro PDF Stampa E-mail
Venerdì 26 Settembre 2008 11:12

CASERTA - Prosegue l’impegno della Guardia di Finanza di Caserta a contrasto delle frodi in danno dei pubblici bilanci e dei cittadini. In tale contesto, i finanzieri della Compagnia di Caserta, su specifica delega di indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno scoperto che il gestore di una tabaccheria sita nella città di Caserta, pare sul quartiere di Casertavecchia, esercente anche l’attività di riscossione dei “bolli auto”, ha cagionato un danno alla Regione Campania omettendo di versare gli importi corrispostigli da circa 800 contribuenti negli anni dal 2004 al 2007 a fronte del pagamento della tassa di possesso sull’autoveicolo.

Nello specifico, le indagini hanno evidenziato che la ricevitoria provvedeva ad incassare la cifra dovuta e a consegnare la relativa ricevuta a chi eseguiva il pagamento, ma effettuandone contestualmente, in via telematica, l’annullamento, con la conseguenza di esporre alle sanzioni previste dalla specifica normativa coloro che, ignari, avevano invece correttamente adempiuto agli obblighi di versamento.

La Regione Campania aveva infatti già avviato le procedure tese a recuperare le somme non risultate pagate, quando molti dei soggetti destinatari di cartelle esattoriali hanno esibito la ricevuta rilasciatagli, a fronte della quale, però, non vi era alcun versamento nelle casse dell’Ente. A chiarire la vicenda sono dunque giunti gli esiti delle indagini svolte che hanno consentito di ricostruire l’andamento dei fatti e, quindi, quantificare l’ammontare complessivo delle somme illecitamente carpite: oltre 100 mila euro.

La responsabile è pertanto indagata per peculato. Valutati i fatti e considerata la violazione contestata, l’Autorità Giudiziaria inquirente ha inoltre chiesto ed ottenuto dal competente Tribunale l’emissione di un decreto di sequestro su beni immobili, di cui la responsabile è risultata intestataria a seguito di mirati accertamenti patrimoniali, per un valore “equivalente” al danno cagionato all’Ente pubblico.

L’operazione di servizio condotta testimonia ulteriormente il ruolo di polizia economico-finanziaria svolto dal Corpo a tutela degli interessi finanziari dei pubblici bilanci e degli onesti contribuenti.